Ecco come immaginavano la fine del mondo gli antichi Aztechi

Ecco come immaginavano la fine del mondo gli antichi Aztechi
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Se avessimo ascoltato alla lettera tutte le profezie di popoli antichi, storie, iscrizioni e predizioni, oggi la Terra sarebbe finita una quantità innumerevole di volte: tra profezie di Nostradamus, calendari Maya e molto altro ancora. A queste si aggiunge anche la profezia degli Aztechi, che ha descritto in dettaglio l'apocalisse.

Nella gigantesca reliquia nota come Pietra del Sole, fatta di basalto e pesante 24 tonnellate, vengono riportate le iscrizioni riguardanti la fine del mondo secondo questo popolo. Per Susan Milbrath, curatrice di arte e archeologia latinoamericana presso il Museo di Storia Naturale della Florida, i messaggi sono stati fraintesi per secoli.

Gli esperti, infatti, pensavano che l'immagine centrale nella Pietra mostrasse Tonatiuh, ovvero la divinità azteca del sole, mentre Milbrath suggerisce che la rappresentazione sia più sfumata del previsto. Piuttosto che ritrarre semplicemente il volto del dio divoratore di cuori, la scultura potrebbe interpretare la loro morte durante un'eclissi, un evento che la civiltà credeva portasse a un'apocalisse globale (i disegni raffigurati mostrano anche artigli che stringono cuori umani, alludendo a un mostro dell'eclissi):

Nella scultura c'è anche un cerchio di segni che simboleggia il calendario di 260 giorni utilizzato dal sacerdozio per prevedere eventi futuri; gli studiosi moderni sono in grado di capire esattamente quando gli Aztechi immaginavano la fine del mondo: ogni 4 Olin - praticamente una volta all'anno.

L'unico modo per fermare l'apocalisse? Offrendo in sacrificio alla divinità del Sole un prigioniero di alto valore nella speranza che la Terra potesse continuare a girare per un altro anno. La cosa interessante, aggiunge Milbrath alla fine, è che "quando hanno creato la loro mitologia, si sono assicurati che 4 Olin non si sarebbe mai verificato con un'eclissi [in questo modo le alte cariche potevano mostrare che il loro sacrificio fosse riuscito]. La possibilità di una manipolazione intenzionale non dovrebbe essere ignorata."