"Ecco come ho imparato di nuovo a camminare": la medicina non ha più limiti

'Ecco come ho imparato di nuovo a camminare': la medicina non ha più limiti
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Gert-Jan 11 anni fa fece un terribile incidente che gli paralizzò gambe e braccia. Oggi torna ad avere il controllo sui movimenti. Com’è possibile? Scopriamolo insieme.

"Ho imparato nuovamente a camminare". Ecco una frase che diverrà celebre in ambito medico. Gert-Jan infatti, possiede nuovamente un cervello in grado di comunicare direttamente con la parte del midollo spinale che controlla il movimento, tanto da permettergli di stare in piedi e camminare in modo totalmente naturale e indipendente.

Dopo aver visto come tornare a camminare con le lamprede, a rendere possibile questo risultato che ha quasi del miracoloso, è stato il gruppo di ricerca del Politecnico di Losanna guidato da Grégoire Courtine che afferma: "Il nuovo approccio è completamente diverso".

"Si tratta di un ponte digitale, che abbiamo stabilito fra il cervello e il midollo spinale. Non si tratta di una semplice stimolazione, ma di un'interfaccia che rende possibile una conversazione diretta fra il cervello e il midollo spinale. Questa volta c'è una sincronia fra l'intenzione di camminare e l'azione del camminare".

È infatti direttamente il cervello a calibrare i "comandi", adattandoli alla situazione che il paziente sta vivendo. Naturalmente tutto ciò porta ad un significativo aumento nella qualità della vita, donando nuovamente la possibilità di vivere eventi quotidiani come guidare un’auto o uscire con gli amici.

Il ponte digitale è però decisamente ingombrante, poiché è formato da ben 64 elettrodi che registrano continuamente i segnali della corteccia sensomotoria utilizzando frequenze individuate grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Successivamente tali impulsi, vengono tradotti in segnali elettrici e trasmessi al midollo spinale dove vengono elaborati da 16 elettrodi. Tutto questo processo, richiede "semplicemente" un sistema di controllo indossabile contenuto in uno zainetto.

Per quanto possa apparire complicato, sono stati necessari solamente cinque minuti per calibrare il dispositivo, che è rimasto stabile per oltre un anno. "Sono riuscito a stare in piedi sulle mie gambe, ho imparato a camminare in modo naturale e posso controllare i miei movimenti e la mia forza", ha detto ancora Gert-Jan nella conferenza stampa.

Per ora è si tratta dell'unica persona al mondo sulla quale è stata sperimentata la nuova tecnica, descritta sulla prestigiosa rivista Nature, ma considerando gli enormi passi della medicina come dimostra il trapianto di cuore fermo da 20 minuti, siamo pronti a scommettere che non sarà l’ultima. L'obiettivo è (ovviamente) quello di permettere alle persone paralizzate di tornare a muoversi nel modo più semplice possibile.