Ecco come una missione sottomarina aiuta la NASA a prepararsi per la Luna

Ecco come una missione sottomarina aiuta la NASA a prepararsi per la Luna
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Non esistono sulla Terra ambienti simili alla Luna o a Marte (fortunatamente). La NASA, per simulare questi luoghi, deve giocare un po' con la creatività. Le future basi sul nostro satellite non saranno minimamente ospitali, per questo l'agenzia spaziale americana ha bisogno di vedere come si comporta il corpo umano in un habitat del genere.

Al tal proposito e nell'ambito della missione NEEMO (Extreme Environment Mission Operation), la NASA ha inviato sei persone (due astronauti, due ricercatori e due tecnici) a 18 metri sotto la superficie dell'oceano.

Il team ha vissuto all'interno della base sottomarina per nove giorni, l'ambiente ideale per imitare "il soggiorno" all'interno di una base lunare. Perché farlo sott'acqua? L'idea alla base è quella di valutare la reazione umana all'interno di un ambiente estraneo, estremamente stressante ed estremo pur avendo un carico di lavoro pesante (il team della base usciva per simulare le passeggiate spaziali, per un massimo di 5 ore al giorno).

La missione NEEMO si svolge presso l'Aquarius Reef Base. Questa è l'unica stazione di ricerca sottomarina del mondo (anche Samantha Cristoforetti ha partecipato a una missione all'interno della stazione in passato).

Durante il soggiorno nella base sono stati raccolti diversi dati riguardanti lo stress dell'equipaggio, le funzioni cognitive e motorie. Questi dati aiuteranno la NASA a conoscere eventuali risposte del corpo ad ambienti estremi come una base sulla Luna.

I futuri astronauti della base dovranno vivere sul nostro satellite molto più a lungo e con condizioni molto più estreme. Una dura prova sia per il corpo che per la mente.

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