Ecco come queste ossa ci abbiano svelato i segreti del clima del Triassico

Ecco come queste ossa ci abbiano svelato i segreti del clima del Triassico
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Sono state analizzate le ossa di alcune specie diverse appartenenti ai temnospondili, degli anfibi estinti da tempo, e ciò che è stato scoperto da indicazioni molto preciso sul clima delle zone in cui vivevano.

L’analisi delle ossa di una particolare specie chiamata Panthasaurus maleriensis, un antenato degli odierni anfibi, ha fatto capire agli scienziati dell’Università di Bonn in Germania, e di quelli di Opole in Polonia, come la crescita di questi animali dipendesse da fattori climatici e come questi ultimi cambiavano in varie zone del globo. Le ossa fossili di questa specie risalgono a circa 225 milioni di anni fa e sono state ritrovate nella odierna India. Gli scienziati hanno analizzato l’istologia di queste ossa confrontandola, successivamente, con altri esemplari, sempre del Triassico, provenienti da diverse parti del mondo ma appartenenti alla stessa famiglia del Panthasaurus maleriensis.

Analizzando il tessuto osseo del Panthasaurus gli scienziati hanno notato delle strutture particolari, con architetture peculiari e distinte, che si alternavano all'interno delle ossa. Queste strutture diverse indicavano le fasi di crescita dell’animale quando, cioè, l’animale cresceva e aumentava di dimensioni e quando esso non cresceva. I periodi di crescita corrispondevano a climi più miti e meno estremi, mentre i periodi in cui non si aveva crescita erano quelli più caldi e secchi o quelli più freddi. Il clima nel Triassico era molto simile a quello dell’attuale india, con periodi molto piovosi alternati a periodi più caldi. Gli scienziati quindi hanno confrontato quanto scoperto con individui appartenenti alla stessa famiglia ma provenienti da altre parti del mondo, e ne hanno confrontato le ossa e le linee di crescita e quelli di stagnazione per comparare anche il clima.

Da questa analisi risulta che, in alcune zone del globo, durante il Triassico, il clima era molto mite e alcuni individui non avevano alcuna linea di ristagno, ovvero la crescita non era bloccata, mentre in altre vi era uno sviluppo completamente interrotto a significare che le condizioni climatiche erano molto più avverse, con periodi molto freddi o molto caldi. Ecco quindi che le ossa, come ci dicono gli scienziati, offrono uno sguardo che può essere anche molto dettagliato sul passato della Terra.