Come percepisce un abbraccio il nostro cervello? È stato scoperto il suo segreto

Come percepisce un abbraccio il nostro cervello? È stato scoperto il suo segreto
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Che siate persone estremamente affettuose o meno, chi tra voi si è mai chiesto quale fosse il "percorso" delle carezze, dalla pelle al cervello? A quanto pare questi studiosi non solo si sono posti l'interrogativo, ma ci svelano anche il mistero.

Anche senza dover inserire dei neuroni umani nei cervelli dei topi, una nuova ricerca frutto della Columbia University e pubblicata sulla rivista Cell, ha ricostruito il circuito nervoso che conduce alla piacevole sensazione di una carezza dalla pelle fino al cervello. Si tratta di uno studio condotto oramai da più di quattro anni proprio sui topi e che potrebbe aprire le strade a nuove terapie in campo medico.

Fondamentale sarebbe il ruolo di alcuni recettori: anche la pelle umana infatti, sarebbe dotata di sensori tattili simili a quelli dei topi, chiamati Mrgprb4. Già da tempo avevano destato attenzione per la loro capacità di attivarsi prevalentemente in risposta a deboli stimoli quali i tocchi più leggeri e delicati.

Oggi tuttavia, grazie all'optogenetica che utilizza tecniche all’avanguardia per la ricerca, gli esperti hanno ottenuto dei topi con cellule Mrgprb4 geneticamente modificate, che possono essere attivate a distanza con luce colorata. Da qui è emerso che gli animali stimolati con un fascio di luce blu proveniente da una lampada, tendevano a flettere il dorso assumendo la posizione che mostrano quando sono sessualmente ricettivi.

Tale "carezza di luce" destava talmente tanto piacere, da spingere gli animali a recarsi spontaneamente sotto la lampada. Allo stesso tempo, in tutti coloro ai quali erano state eliminate le cellule Mrgprb4, si è osservato un crollo della ricettività sessuale.

Nonostante oramai esista un robot in grado di generare l’abbraccio perfetto, l’essere umano rimane il fulcro delle ricerche scientifiche e la dott.ssa Leah Elias ricercatrice a capo dello studio, ha tenuto a precisare: "Abbiamo dunque capito che queste cellule sono importanti per rilevare il tocco sociale negli incontri".

Come se non bastasse, attraverso una recente ed innovativa tecnica ovvero la fotometria in fibra ottica, è stato possibile identificare i neuroni della ricompensa che si attivano nel cervello in risposta agli impulsi provenienti dalle cellule Mrgprb4. Sarebbero infatti i neuroni Gpr83 presenti nel midollo spinale a collegare direttamente i sensori della pelle con il cervello.