Come prevenire gli incendi? Ci pensa la nuova piattaforma SAGE

Come prevenire gli incendi? Ci pensa la nuova piattaforma SAGE
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In queste settimane di caldo estremo, gli incendi boschivi sono stati un ulteriore grande problema cui far fronte. Italia, Spagna, Francia e Stati Uniti sono solo alcuni dei Paesi che hanno dovuto lottare strenuamente contro questa complicazione estiva, e lo stanno ancora facendo. Quindi, c'è modo fermare un incendio prima che sfugga al controllo?

La risposta potrebbe risiedere in una nuova piattaforma tecnologica chiamata Sage, che impiega l'abbinamento dei rilevamenti multicanale insieme a tecnologie informatiche avanzate, offrendo così una combinazione unica.

Sage, infatti, oltre a coinvolgere più tipi di sensori con elaborazione "al limite", impiega anche algoritmi di apprendimento automatico incorporati che consentono agli scienziati di elaborare le enormi quantità di dati generati sul campo, senza doverli trasferire tutti in laboratorio.

Calcolare "al limite" significa che i dati vengono elaborati dove vengono raccolti, sul luogo dell'incendio, mentre gli algoritmi di apprendimento automatico si addestrano a riconoscere i modelli ed a prevenirne le conseguenze.

Alcuni ricercatori hanno testato la tecnologia Sage completando una dimostrazione di monitoraggio, avvenuta con successo, su un incendio controllato e circoscritto, dove un'area di terreno del Texas era stata precedentemente bruciata come parte della gestione ambientale.

L'avanzata infrastruttura informatica implementata con Sage, capace di consentire il rilevamento, il monitoraggio e l'analisi in loco dell'area incendiata, potrà offrire a scienziati e funzionari delle risorse naturali la possibilità di anticipare gli incendi boschivi con dati multistrumentali ottenuti rapidamente ed analizzati al meglio.

Rajesh (Raj) Sankaran, scienziato computazionale dell'Argonne National Laboratory in Louisiana, ha affermato: "Quando si tratta di incendi boschivi, il tempo è assolutamente essenziale. Spesso non c'è tempo per spostare i dati dal luogo in esame, dove la connettività ad alta velocità, necessaria per la gestione dei dati, potrebbe non essere presente. Con Sage invece, otteniamo le informazioni pertinenti di cui abbiamo bisogno nel minor tempo possibile".

Tecnologicamente, Sage si affida ad una piattaforma di sensori wireless open source chiamata Waggle, sviluppata e finanziata dalla Argonne, che sfrutta la tecnologia emergente in processori, sensori e cloud computing a bassa potenza per creare nodi di sensori affidabili in grado di analizzare e rispondere attivamente ai dati.

"Waggle è la base utilizzata da Sage. In effetti, è come se Waggle fosse un telefono cellulare e Sage fosse la rete utilizzata dal telefono per comunicare con le app che funzionano su di esso", ha affermato Pete Beckman, scienziato informatico della Argonne e co-direttore di NAISE.

D'altronde, dopo il successo ottenuto della rete Sage durante il test in Kansas, esistono già piani futuri per la sua distribuzione in California, Colorado, Illinois e Texas come parte di una rete guidata dal National Ecological Observatory Network (NEON), di cui Beckman fa parte.

Purtroppo in queste settimane il problema degli incendi continua ad essere di primaria importanza, d'altronde il mondo sta davvero bruciando, per colpa di questo caldo estremo e della conseguente siccità.

Rimanendo in tema, sapete qual'è l'incendio che è durato di più al mondo?

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