Come si regolamentano migliaia di criptovalute? L'idea del papà di Cardano

Come si regolamentano migliaia di criptovalute? L'idea del papà di Cardano
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Mentre il mercato delle criptovalute riprende a respirare, il dibattito sulla loro regolamentazione continua a tenere banco. Parlando al Congresso USA, Charles Hoskinson ha proposto la sua visione in merito.

Parlando, infatti, di tecnologia blockchain, il visionario papà della Cardano Foundation ha puntualizzato che, di fatto, il mercato delle criptovalute tende a emulare per certi versi proprio il settore bancario con la sua tipica autoregolamentazione.

Proprio come le banche, in questo spirito di autonomia, anche gli exchange crypto dovrebbero mantenere il coltello dalla parte del manico quando si parla di regolamentazione e di materie come l'anti-riciclaggio e il controllo delle identità (KYC-AML).

A questo proposito, Hoskinson ha spiegato che, secondo lui, "Non sono la SEC o la CFTC a seguire i controlli KYC-AML, sono le banche. Loro sono in prima linea [...] di fatto, si tratta di un'alleanza tra il settore pubblico e quello privato. Ciò che va fatto è stabilire proprio questi confini. Noi, come innovatori, possiamo scrivere software per aiutare a realizzarli".

Ed è proprio grazie alla crittografia e alla tecnologia blockchain che si possono raggiungere determinati livelli di regolamentazione, per via della loro innata capacità di validare e archiviare informazioni e, allo stato attuale, anche di automatizzare questi processi.

A proposito del progetto personale di Hoskinson, nelle ultime settimane in rete ha iniziato a girare una teoria a cui gli appassionati potrebbero essere interessati. Secondo qualcuno, infatti, Cardano potrebbe raggiungere la scarsità digitale e diventare come Bitcoin, con tutte le differenze del caso (tra cui il numero di token circolanti).