Come facciamo a sapere che i T-Rex erano sorprendentemente lenti?

Come facciamo a sapere che i T-Rex erano sorprendentemente lenti?
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Gli uccelli e i coccodrilli sono diretti discendenti dei dinosauri: non è un caso se la ricerca paleontologica riprende spesso ad esame queste due tipologie di animali per capire come facevano a muoversi i grandi rettili che hanno vissuto sul nostro pianeta decine di milioni di anni fa.

Oggi ci siamo chiesti come abbiamo fatto a confermare la velocità (o meglio, la lentezza) del Tirannosauro Rex, nonostante i 66 milioni di anni che ci separano dalla sua permanenza sulla Terra. I fossili, in questa tipologia di ricostruzioni, sono delle fonti indispensabili, è grazie ad essi che riusciamo a capire se il dinosauro si muove su quattro zampe o solo su quelle posteriori.

Anche le impronte fossili fanno il loro lavoro: la spaziatura tra le tracce può dirci quanto velocemente camminava o correva un grande rettile. Successivamente, viene applicata una formula matematica di base ricavata dall’osservazione del moto degli animali moderni.

E se queste fonti non fossero abbastanza, sappiate che anche la tomografia assista da computer (TAC) ha la sua voce in capitolo: è con il suo ausilio che riusciamo a creare accurate ricostruzioni digitali dei dinosauri, potendo aggiungere carne, muscoli e altri tessuti molli per poi comparare il tutto con gli animali moderni. Questo tipo di lavoro ci ha permesso di concludere che il T. Rex era troppo grande e ingombrante per correre a una velocità superiore ai 16 km/h.