Come fanno le tartarughe marine a sapere sempre dov'è la loro spiaggia natia?

Come fanno le tartarughe marine a sapere sempre dov'è la loro spiaggia natia?
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La nascita delle piccole tartarughe, che corrono verso l'acqua dell'oceano per la prima volta, è uno spettacolo unico che solo il mondo marino sa offrirci. Questi fantastici animali riescono anche dopo anni e anni a ricordare la spiaggia da cui sono nate. Vediamo come è possibile.

Gli embrioni di tartarughe marine proliferano e crescono in nidi che possono contare anche centinaia di uova. Arriva poi un momento in cui v'è la "schiusa collettiva" e tutti i piccoli che son riusciti a sopravvivere iniziano la loro corsa verso le sponde del mare, per incontrare per sempre il loro habitat naturale. Da quel momento crescono e vivono in mare, da sole o in compagnia, e percorrono in diversi anni di vita migliaia e migliaia di chilometri. A tal proposito, questo è uno dei banchi di tartarughe più grande mai avvistato.

Nonostante questo, le tartarughe mature tornano puntualmente al loro luogo di nascita per dar di nuovo inizio al ciclo della vita: ritornano sulla loro spiaggia natia per accoppiarsi e riprodursi. Non importa quanto distante siano, sono sempre in grado di sapere qual è la direzione giusta per arrivare a destinazione.

Per portare a termine questa impresa, le tartarughe fanno ricorso ad una vasta gamma di sensi. Nuotando in mare aperto, per esempio, ci sono prove che le tartarughe possono navigare utilizzando la posizione del Sole per orientarsi. Anche gli odori sono importanti (e sì, si propagano benissimo nell'acqua, anche più che nell'aria - se si è una specie idonea a vivere in ambienti acquatici).

Nei test in acquario, le tartarughe marine giovani hanno dimostrato di saper riconoscere con grande accuratezza l'odore del fango (e quindi della terra) anche in ambienti saturi di altri odori, eseguendo a tratti una navigazione con la testa di poco al di sopra del livello dell'acqua. Tuttavia, il senso più importante e più misterioso delle tartarughe è la "magneto-recezione", ovvero la capacità di percepire il campo magnetico terrestre e le sue variazioni.

Non è chiaro come questo avvenga di preciso, ma i cuccioli di tartaruga seguono una bussola magnetica incorporata durante le loro prime nuotate al largo. Questo sembra uno degli elementi chiave per consentire ai suddetti animali di trovare sempre la via di casa: fin dalla nascita viene memorizzata la firma magnetica della loro spiaggia natale.

Recentemente poi è stato dimostrato che le tartarughe marine - tracciate con etichette satellitari nell'Oceano Indiano - seguono una mappa magnetica piuttosto rozza. Nonostante sia capitato di registrare casi in cui alcuni esemplari abbiano sbagliato, oltrepassando la loro destinazione di centinaia di chilometri, sono stati comunque in grado di correggere la rotta in un secondo momento.

La ricerca della spiaggia natia potrebbe essersi insediata proprio nel DNA delle tartarughe nel corso dell'evoluzione, quasi come un vero e proprio istinto propulsivo: se un lembo di terra è stato capace di dar vita a più generazioni di tartarughe, allora per loro è lecito presumere che sia un luogo sicuro, con buone possibilità di sopravvivenza alla prole.