Il condensato di Bose-Einstein: uno degli oggetti affascinanti della meccanica quantistica

Il condensato di Bose-Einstein: uno degli oggetti affascinanti della meccanica quantistica
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Gli stati della materia insegnati durante l'infanzia e i primi anni di scuola sono i classici tre, che sulla Terra abbiamo sempre sotto gli occhi. Ma oltre il gas, il liquido e il solido c'è molto di più, dato che sono tanti gli elementi che incidono sulla formazione di un oggetto fisico. Tra gli altri stati troviamo il Condensato di Bose-Einstein.

Gli stati della materia sono tanti, ma il Condensato di Bose-Einstein è stato uno dei primi a essere teorizzato al di fuori di quelli conosciuti nei secoli precedenti. Agli inizi del '900, la meccanica quantistica stava nascendo e quindi, con le nuove scoperte, alcuni scienziati come Einstein si dedicarono alle nuove teorie sui quanti e tanto altro ancora. La teorizzazione del Condensato di Bose-Einstein nasce proprio da un'intuizione di Satyendranath Bose che inviò le sue scoperte ad Albert Einstein: dall'unione delle loro osservazioni fu formulata nel 1924 l'esistenza di questo particolare comportamento delle particelle. Prima di vedere ricreato in laboratorio il condensato fu però necessario aspettare gli anni '90.

Ma cos'è il Condensato di Bose-Einstein? Nella meccanica quantistica, quindi nell'estremamente piccolo, le particelle hanno alcune proprietà che non sono replicabili in scale maggiori. Tuttavia, quando queste particelle vengono raffreddate a una temperatura appena superiore allo zero assoluto, le particelle perdono la loro individualità e si comportano come se fossero un unico agglomerato, presentando così anche su scale maggiori tutte le loro caratteristiche quantistiche.

Il processo per creare un Condensato di Bose-Einstein non è semplice, e soprattutto è fortemente influenzato dalla gravità, con ciò sta spingendo gli scienziati a provarne la creazione nello spazio. E a proposito, non perdetevi le curiosità su astronauti e spazio.