Confermata la presenza di un pianeta simile alla Terra intorno alla stella più vicina

Confermata la presenza di un pianeta simile alla Terra intorno alla stella più vicina
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Su Proxima Centauri, la stella più vicina a noi dopo il Sole, è stata confermata l'esistenza di un pianeta delle dimensioni della Terra. Gli eclatanti risultati, rivelano che il mondo in questione, Proxima b, ha 1,17 volte la massa del nostro pianeta e si trova nella zona abitabile della sua stella, che orbita in 11,2 giorni.

La conferma, pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics, è stata possibile grazie a ESPRESSO, non il caffè, ma lo spettrografo più preciso attualmente in circolazione, installato sul Very Large Telescope in Cile. Proxima b è stato rilevato per la prima volta quattro anni fa per mezzo di un vecchio spettrografo, HARPS.

ESPRESSO ha eseguito misurazioni della velocità radiale sulla stella Proxima Centauri, che dista solo 4.2 anni luce dal noi, con una precisione di 30 centimetri al secondo, circa tre volte più accurata di quella ottenuta con HARPS. "ESPRESSO ha permesso di misurare la massa del pianeta con una precisione di oltre un decimo della massa della Terra", afferma Michel Mayor, vincitore del Premio Nobel per la fisica nel 2019.

Sebbene Proxima b sia circa 20 volte più vicino alla sua stella rispetto alla Terra rispetto al Sole, riceve energia comparabile, quindi la sua temperatura superficiale permetterebbe la presenza di acqua in forma liquida in alcuni punti e potrebbe, quindi, ospitare la vita. Purtroppo, però, c'è una brutta notizia: la stella del pianeta è una nana rossa attiva che bombarda il corpo celeste con raggi X, circa 400 volte in più di quelli che riceviamo Terra.

"Esiste un'atmosfera che protegge il pianeta da questi raggi mortali?" conclude Christophe Lovis, responsabile delle prestazioni scientifiche e dell'elaborazione dei dati di ESPRESSO. "Se questa atmosfera esiste, contiene gli elementi chimici che promuovono lo sviluppo della vita? Da quanto tempo esistono queste condizioni favorevoli? Affronteremo tutte queste domande, specialmente con l'aiuto degli strumenti futuri come lo spettrometro RISTRETTO, che costruiremo appositamente per rilevare la luce emessa da Proxima b".