Confermato l'attacco hacker a Samsung: trafugati 190 GB di dati

Confermato l'attacco hacker a Samsung: trafugati 190 GB di dati
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Nelle scorse ore è emersa la notizia di un possibile attacco hacker contro Samsung da parte del gruppo LAPSUS$, lo stesso che ha attacco NVIDIA nella scorsa settimana, rilasciando molte informazioni sensibili circa i futuri progetti dell'azienda. Ora, però, pare che L'attacco di LAPSUS$ a Samsung sia stato confermato dal colosso coreano.

In particolare, Samsung ha spiegato che il furto ha riguardato ben 190 GB di dati trafugati dai propri server e, contattata dal giornale sudcoreano The Korean Herald, ha informato la stampa di essere già al lavoro per verificare quali informazioni sono state trafugate e quanti danni l'azienda può aver subito a causa dell'attacco.

Intanto, LAPSUS$ sta adottando delle modalità simili a quelle già usate con NVIDIA: il gruppo di hacker sta pubblicando informazioni strettamente riservate della compagnia, relative tra le altre cose al codice sorgente del bootloader per tutti gli smartphone Samsung, ai dati confidenziali riservati di Qualcomm e al codice per l'accesso ai dati biometrici ed all'autenticazione biometrica sugli smartphone del colosso coreano.

Stranamente, però, LAPSUS$ non ha ancora richiesto un riscatto a Samsung, ma si sta limitando alla pubblicazione delle informazioni in massa. Al contrario, gli hacker hanno chiesto un riscatto milionario a NVIDIA, adottando un modus operandi decisamente diverso almeno sotto tale aspetto. Tuttavia, pare che l'entità dell'attacco a Samsung sia decisamente ridotte rispetto a quella del "colpo" contro l'azienda di Santa Clara: dai server di NVIDIA gli hacker sudamericani hanno trafugato ben 1 TB di dati, mentre da quelli di Samsung il furto è stato decisamente più limitato, pari a "soli" 190 GB di informazioni sensibili.

Samsung non ha confermato danni alle sue strutture informatiche e ai suoi servizi, che sembrano invece funzionare ancora perfettamente, dando l'idea di un attacco tutto sommato limitato. L'azienda sta comunque cercando di capire quali dati sensibili sono stati trafugati, soprattutto dopo che LAPSUS$ ha messo in circolazione i dati personali di migliaia di dipendenti di NVIDIA.