Il pangolino, la triste storia dell'animale più trafficato della Terra

Il pangolino, la triste storia dell'animale più trafficato della Terra
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Il pangolino, uno degli animali indagati per la diffusione all'uomo del virus SARS-CoV-2 è - purtroppo - vittima di traffici illeciti. Basti pensare che le sole scaglie dell'animale, considerate ingrediente pregiato nella medicina orientale, hanno un valore di oltre 2.600 euro al chilogrammo. Lo stesso vale per la carne, molto richiesta in Asia.

Il 31 marzo a Port Kelang, in Malesia, i funzionari doganali hanno sequestrato più di sei tonnellate di scaglie di pangolino, per un valore totale di oltre 16 milioni di euro. Il traffico illegale di questo animale, infatti, è più attivo che mai. Tre delle quattro specie asiatiche di pangolini sono state classificate in "Pericolo di estinzione critico" e la quarta, invece, si trova "In pericolo di estinzione", secondo l'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUNC).

Lo stesso discorso vale per le quattro specie africane: due sono "in pericolo di estinzione" mentre le altre due "vulnerabili". Secondo l'ONG Traffic, il contrabbando ha colpito circa 900.000 pangolini in dieci anni, rendendolo l'animale più trafficato della Terra. C'è inoltre da considerare che in molti paesi dell'Africa sub-sahariana, la carne di animali selvatici è quasi l'unica fonte di proteine ​​per le popolazioni rurali.

Nei paesi in cui è concentrato la maggior parte del traffico, come il Camerun o la Nigeria, i pangolini vengono uccisi in massa. Si tratta, infatti, di un vero e proprio "crimine organizzato" che passa da più livelli all'interno del territorio. Le varie istituzioni, negli anni, hanno provato a fermare il traffico ma con scarsi risultati, rendendolo difficilissimo da estirpare.

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