Contrordine: Uber non sarà sospeso in Italia. Per il momento.

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Ottima notizia per gli utenti italiani di Uber, la celebre app delle berline nere che sta tanto facendo discutere (e infuriare i tassisti) negli ultimi anni: la sentenza che ne imponeva la chiusura in Italia è stata sospesa.

Lo scorso Venerdì il Tribunale civile di Roma aveva decretato la sospensione dei servizi Uber in Italia. Un colpo di grazia, visto che un paio di anni fa il Tribunale di Milano aveva già sospeso UberPOP, il servizio che permetteva a chiunque, anche senza licenza, di improvvisarsi autista chiedendo ai passeggeri tariffe estremamente più concorrenziali di quelle in vigore per il servizio taxi.

Rimaneva ancora attivo il servizio principale di Uber, quello delle berline di lusso guidate esclusivamente da autisti NCC. Anche quest'ultimo era stato oggetto di aspre (e a volte violente) proteste da parte della categoria dei tassisti, nonostante in realtà il target fosse diverso, visto che le tariffe richieste dagli autisti della multinazionale erano in media leggermente più alte di quelle del servizio taxi. La sospensione di anche questo servizio della app era dunque questione di poco tempo. Un duro colpo, forse non del tutto inaspettato per un paese poco incline alle liberalizzazioni e tendenzialmente pronto a difendere con i denti monopoli e corporazioni.

Tuttavia la multinazionale americana ha impugnato la sentenza ed è riuscita ad ottenerne la sospensione. "Abbiamo presentato domanda di appello poiché crediamo che questa ordinanza vada in direzione opposta rispetto alle linee guida europee in materia di apertura del mercato dei trasporti e al recente milleproroghe, che ha ribadito la non vigenza del rientro in rimessa per gli Ncc", aveva dichiarato la compagnia.

La questione è ancora lungi dall'essere finita, tuttavia. Non resta che aspettare il secondo grado di giudizio per vedere quale sarà la sorte di Uber nel nostro paese.