Corno di unicorno: l'oggetto più prezioso per la vita dei paranoici sovrani europei

Corno di unicorno: l'oggetto più prezioso per la vita dei paranoici sovrani europei
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Diventare un monarca non è mai stato facile. Le corti europee erano piene di nemici che da un momento all'altro potevano allearsi con forze straniere e farti fuori nella maniera più cruenta possibile. Per proteggersi da queste minacce, molti cominciarono a credere nel potere mistico di alcuni oggetti. Fra questi, vi era il "corno" degli unicorni.

A partire dal Medioevo, si diffuse una vera e propria paranoia nelle corti europee riguardo la morte per avvelenamento. Spesso re e regine si munivano di schiavi che dovevano assaggiare ogni singolo boccone dei loro pasti per provare se qualche elemento, cibo o bevanda che fosse, potesse essere stato trasformato in un'arma letale.

Per molti, però, queste povere vittime non bastavano ed era necessario ricorrere al potere magico di alcuni oggetti rari, come pietre o corna di animali mistici - come l'unicorno.

"Prima della nascita della chimica, le persone credevano che molti oggetti avessero delle proprietà o delle virtù magiche. Era logico, per loro, che il corpo degli unicorni, essendo delle creature veramente rare, avesse un valore molto più alto rispetto a gemme o cibi curativi" ha affermato Eleanor Herman, autrice del libro non tradotto "Royal Art of Poison".

L'esempio più lampante fra questi regnanti paranoici e che, ascoltando le parole dei propri consiglieri, decise di comprare un corno di unicorno fu Elisabetta I Tudor (1533-1603), erede "legittima" nata dall'unione di Enrico VIII e Anna Bolena.

Si pensa che spese circa 10 mila pounds per creare dal corno un bicchiere specifico per lei che, secondo quanto raccontato dal mercante Martin Frobisher, avrebbe fatto scomparire ogni forma di veleno che ci fosse finito all'interno.

Noi sappiamo oggi che gli unicorni non esistono, quindi cos'erano precisamente queste lunghissimi ossi cavi dalla forma peculiare?

Probabilmente erano denti di narvali, un particolare cetaceo che le comunità vichinghe cacciavano nei mari del Nord.

La vendita di queste "corna" iniziò intorno all'Anno Mille, quando gli uomini dell'Europa del Nord cominciarono a trovare i denti del narvalo in luoghi come la Groenlandia e l'Islanda. Iniziarono a venderli durante il Medioevo e, associando la loro forma all'immagine sacra e magica dell'unicorno, presto i prezzi si alzarono e diventarono un oggetto onnipresente nelle corti di tutto il continente.

Per esempio, la famiglia degli Asburgo fece creare dai propri artigiani uno scettro con queste "corna" e lo ricoprirono di gemme. Christian V di Danimarca, negli ultimi decenni del XVII secolo, prese ispirazione dal romanzo di George R. Martin e, invece di costruire un trono di spade, si fece costruire una lussuosa poltrona di denti di narvalo - usata unicamente per le cerimonie di incoronazione.

Per fortuna, l'Illuminismo e il riconoscimento di scienze come la medicina e la chimica hanno potuto provare che non esistono reali proprietà curative o magiche in oggetti come denti di animali estinti, corna di creature fantastiche, gemme e minerali preziosi dal valore di milioni di dollari.