Coronavirus, i supercomputer italiani in campo per lavorare su vaccini e cure

Coronavirus, i supercomputer italiani in campo per lavorare su vaccini e cure
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Il mondo accademico italiano mette a disposizione i propri supercomputer come arma aggiuntiva contro il Coronavirus. Il contributo sarà molto importante in quanto grazie alle loro elevate potenze di calcolo sono in grado di passare a rassegna le molecole per trovare in tempi ristretti farmaci ed eventualmente progettare vaccini

La notizia, riportata dall'ANSA, ha già fatto il giro del web. Il progetto è stato possibile grazie all'accordo siglato tra i più importanti enti italiani specializzati in supercalcoli: il Consorzio Interuniversitario per il Calcolo Automatico (Cineca), il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc), l'Enea e il Centro Nazionale delle Tecnologie Informatiche e Telematiche (Cnaf) dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Complessivamente le ore di calcolo messe a disposizioni si aggirano intorno a sette milioni.

Come spiegano gli esperti, in questa fase la rapidità di calcolo è importantissima, soprattutto se si conta che le mappe genetiche di Sars-CoV-2 sono ormai diventate migliaia in tutto il mondo. Nella prima fase dell'emergenza la velocità dei ricercatori ha consentito di individuare oltre 90 vaccini, molti dei quali si sono già avviati verso la sperimentazione sugli umani. La lotta al virus però si sta giocando su due fronti, come spiegato anche da Bill Gates: se da una parte ci si sta focalizzando quasi esclusivamente sui vaccini, che rappresentano l'unico modo per debellare definitivamente la malattia, dall'altra si sta lavorando su farmaci e cure che potrebbero consentire ai medici di contrastare il virus e ridurre al minimo la mortalità ed i ricoveri ospedalieri.

La Pubblica Amministrazione Italiana ha lanciato un bando ad accesso veloce, aperto a tutti i ricercatori impegnati sui progetti di contenimento dell'epidemia. Le richieste saranno esaminate in pochi giorni ed i vincitori avranno accesso ai potenti sistemi di supercalcolo.

Sempre sui vaccini, ad inizio settimana l'Unione Europea ha raccolto 7,4 miliardi di Euro nel corso della conferenza a cui ha preso parte anche il nostro paese. Particolarmente incoraggiante è il vaccino italiano, che sembra funzionare.