Speciale Scienza
Il giovane genio della matematica: Evariste Galois

Quando si parla di guerra, molto spesso si sente anche parlare della Convenzione sulle armi chimiche del protocollo di Ginevra, ma cos'è e a che cosa serve? Tutto ebbe inizio a Ginevra il 17 giugno 1925, quando diversi paesi firmarono un trattato che proibiva l'uso di armi chimiche e biologiche all'interno dei conflitti armati internazionali.
L'uso di armi chimiche su larga scala avvenne per la prima volta a Ypres, in Belgio, nel 1915, quando l'Impero Tedesco utilizzò il gas cloro nella battaglia di Gravenstafel. Dopo questo evento, la maggior parte dei paesi del mondo - come Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Italia - iniziarono ad armarsi con questi terrificanti armamenti.
Così come potrete immaginare, quindi, vennero sviluppati dei composti in grado di colpire polmoni, la pelle o gli occhi. Nel 1918, circa una granata su tre era piena di pericolosi agenti chimici e si contarono circa 1,3 milioni di vittime. Non solo soldati: queste armi venivano utilizzate anche sui civili e si contarono circa 100.000-260.000 vittime.
A causa degli effetti devastanti delle armi chimiche durante la prima guerra mondiale, l'uso di armi chimiche è stato proibito a partire dal 1925. La Convenzione vieta lo sviluppo, la produzione, lo stoccaggio, la fornitura e l'impiego di armi chimiche durante i conflitti armati. Nel 1997 venne esteso e il divieto comprende anche lo sviluppo, la produzione, lo stoccaggio e la fornitura di queste pericolosissime e crudeli armi.
Altri contenuti per Storia
Contenuti più Letti