Cos'è la distruzione mutua assicurata? La teoria alla base della deterrenza nucleare

Cos'è la distruzione mutua assicurata? La teoria alla base della deterrenza nucleare
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Tra le numerose e lecite preoccupazioni dovute al conflitto in corso in Ucraina, dove si teme l’utilizzo dei pericolosi razzi termobarici dei TOS-1 russi, v’è in tutto il mondo il timore di una escalation nucleare. Nella strategia militare, però, esiste una teoria che bloccherebbe il loro utilizzo: si tratta della “distruzione mutua assicurata”.

In inglese si definisce “Mutual assured destruction” o MAD ed è nata nel contesto della Guerra Fredda come chiaro deterrente per ambedue le parti coinvolte nel conflitto. La locuzione si riferisce, molto semplicemente, al fatto che l’utilizzo di ordigni nucleari per la distruzione del nemico porterebbe lo schieramento opposto a sferrare una controffensiva pari con l’intento di sconfiggerlo a sua volta con mezzi decisivi. Del resto, si prevede che dopo il cosiddetto “Primo colpo nucleare” le potenze opposte replicherebbero con il “Secondo colpo nucleare”, attuando automaticamente una vendetta. In poche parole, si verificherebbe una distruzione totale e mutua a partire da un singolo attacco.

Il risultato che diverse potenze e storici si aspettano, pertanto, è l’induzione della pace o rinuncia all’arma nucleare affinché non si verifichi lo scenario nucleare in tutto il mondo. In altre parole, si spera il mantenimento dello stato di “teso equilibrio”. Il caso più esemplare è, ovviamente, quello tra il 1945 e il 1990 verificatosi tra Stati Uniti e Unione Sovietica, dove la guerra nucleare è stata evitata il più possibile portando le due superpotenze a confrontarsi in Proxy War, ovverosia conflitti tra paesi satelliti legati alle superpotenze stesse in maniera indiretta.

Se siete particolarmente interessati al possibile effetto di un ordigno nucleare, ecco a voi il sito Web che mostra l’impatto di una bomba atomica.