Cosa accadrebbe all'arte se l'IA iniziasse a disegnare? DALL-E sta arrivando

Cosa accadrebbe all'arte se l'IA iniziasse a disegnare? DALL-E sta arrivando
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Mentre l'Università di Bologna usa l'IA per decifrare lingue e NVIDIA ci delizia ogni giorno con le meraviglie del suo DLSS, appare ormai chiaro come i campi d'impiego dell'Intelligenza Artificiale siano pressoché infiniti.

Oggi probabilmente abbiamo a malapena toccato la punta dell'iceberg e già ci circonda in tantissimi aspetti della nostra vita, dalle aspirapolveri robot che la usano per scansare gli oggetti agli smartphone, che consentono di scattare foto sempre più nitide e pulite grazie alle reti neurali.

Ma cosa accadrebbe se l'IA iniziasse anche a disegnare? È quello che si nasconde dietro al progetto DALL-E, con un milione di persone che potranno beneficiare dell'accesso limitato in Beta al generatore di immagini, secondo quanto annunciato dall'azienda madre OpenAI.

DALL-E funziona in maniera molto peculiare: all'utente viene richiesto di inserire una riga di testo, una frase, una stringa, insomma, una descrizione di ciò che desideriamo che l'IA faccia per noi e lui la elaborerà sotto forma di quattro immagini con approcci stilistici differenti. Un interessante esempio ce lo fornisce il tweet di BecomingCritter in cui si chiede all'IA di disegnare "una coppa di zuppa che abbia all'interno un portale verso un'altra dimensione", ma anche "una volpe seduta in un campo all'alba nello stile di Claude Monet".

Quanto prodotto a schermo ha davvero dell'incredibile, tenuto conto dell'esigua quantità di dati fornita allo strumento.

Il costo di DALL-E è relativamente contenuto: il primo mese si riceveranno 50 token e ognuno di questi consentirà di riscattare una richiesta. Dopo questi 50, ogni utente ne riceverà gratuitamente altri 15 al mese, a cui se ne possono aggiungere altri 115 a soli 15 dollari.