Cosa cambia con il WiFi 6? Vantaggi e differenze con le versioni precedenti
INFORMAZIONI SCHEDA
Wi-Fi 6 è realtà ormai da due anni, eppure al rilascio di nuovi dispositivi nel mondo tech e non solo si continua a presentarne il supporto perché costituisce una grande novità. In effetti, il passaggio a questo standard sembra essere particolarmente lento, ma i molteplici vantaggi della tecnologia non vanno assolutamente sottovalutati.
Partiamo innanzitutto discutendo degli standard “storici” posti dalla Wi-Fi Alliance a livello globale, ovvero le versioni più diffuse del Wi-Fi: Wi-Fi 4 è denominato anche 802.11n ed è stato rilasciato nel 2009, mentre Wi-Fi 5 o 802.11ac è giunto nel 2014 e Wi-Fi 6 è la nuova versione, nota anche come 802.11ax e rilasciata nel 2019. Ogni cinque anni, quindi, una nuova tipologia di tecnologia wireless giunge sul mercato per velocizzare la connessione su smartphone, tablet e computer, sia desktop che laptop.
Come ci si può aspettare, quindi, il primo vantaggio offerto da Wi-Fi 6 rispetto alle generazioni precedenti è una velocità di trasferimento dati più elevata: se utilizzi un router Wi-Fi con un singolo dispositivo, infatti, le velocità potenziali massime dovrebbero essere fino al 40% superiori in confronto a Wi-Fi 5. Questo risultato viene ottenuto tramite una codifica dei dati più efficiente o, in termini pratici, un “impacchettamento” migliore dei dati nelle onde radio per gestire il carico in maniera ottimizzata.
Il potenziamento della tecnologia comporta anche migliori prestazioni in luoghi affollati come hotel, centri commerciali e aeroporti dove chiunque cerca di accedere il prima possibile alla rete Wi-Fi gratuita del luogo. Wi-Fi 6 fa fronte a questo problema migliorando la velocità media di ogni utente di "almeno quattro volte" nelle aree congestionate dal grande numero di dispositivi collegati. Lo stesso vale nelle proprie case, ovviamente: nel caso in cui si abbiano connessi TV, computer, telefoni e dispositivi IoT è possibile notare notevoli progressi rispetto a Wi-Fi 5.
Altro dettaglio da non sottovalutare è l’autonomia dei dispositivi con supporto a Wi-Fi 6: grazie alla funzione TWT (Target Wake Time), ogni prodotto da smartphone a computer portatili metterà automaticamente in standby il Wi-Fi svegliandolo solamente nel momento in cui verrà “chiamato” per ricevere il pacchetto dati. A beneficiare maggiormente di questa feature saranno, come si può immaginare, i prodotti IoT.
Se siete appassionati di videogiochi e volete una rete estremamente performante consigliamo la lettura della nostra recensione di ASUS DSL-AX82U, modem router con Wi-Fi 6 pensato proprio per gaming e streaming. Intanto, anche la famosa TP-Link sta puntando sempre più sul Wi-Fi 6.
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