Cosa hanno in comune una famosa band metal e una nuova specie delle profondità marine?

Cosa hanno in comune una famosa band metal e una nuova specie delle profondità marine?
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Tra le profondità abissali è stato scoperto un nuovo, piccolissimo animaletto a cui è stato dato un nome molto particolare, in onore di una famosa band musicale Heavy Metal.

Questa nuova specie è stata scoperta nelle profondità marine, in un ambiente estremamente inospitale, ed il nome che gli scienziati hanno voluto dare al piccolo animaletto è Macrostylis metallicola. Se vi state domandando se il nome centri qualcosa con la ben nota band heavy metal dei Metallica, la risposta, sorprendentemente, è sì e no, di sicuro non è una pura coincidenza. Questa creatura, che sembra un incrocio tra un crostaceo ed un insetto, deve il suo nome alla passione che lo scienziato ha per il gruppo hard rock. Se a questo poi ci aggiungiamo che l’animale vive in un ambiente ricco di metalli, il nome è servito. Ma andiamo con ordine. Questo esserino marino vive nella Clarion Clipperton Fracture Zone, una zona di mare che si trova tra le Hawaii ed il Messico e ad una profondità compresa tra i 4000 ed i 5000 metri.

A questa profondità la pressione è elevatissima, circa 400 volte superiore a quella atmosferica, e la cosa stupisce di più se pensiamo che l’animale è lungo solamente 6,5 millimetri. A causa dell’elevata profondità, questo animale non ha il corpo pigmentato e neppure gli occhi. Il buio perenne che si trova a queste profondità rende, infatti, inutile avere gli occhi o pigmenti colorati e vistosi sul corpo: l’ambiente in cui vive l’animale, quindi, non sembra dei più ospitali. Oltre alla scarsità di luce e all'elevata pressione, la nuova specie vive in un ambiente ricco di metalli ed è possibile, infatti, osservare delle strutture nodulari fatte di manganese. Ma questo non è il solo metallo presente in zona: si trovano anche del cobalto, del rame e del nichel.

Questa zona così ricca di metalli potrebbe, in futuro, essere oggetto di interesse da parte di compagnie minerarie e gli autori di questa scoperta ci mettono in guardia. Questi luoghi inesplorati e difficili da raggiungere possono essere crogiolo di tantissime nuove scoperte, ecco perché lo sfruttamento delle risorse in queste aree deve essere attento e responsabile per salvaguardare sempre gli habitat.