In cosa consiste l'affascinante fenomeno dell'entanglement quantistico?
L’entanglement quantistico è alla base di tecnologie emergenti come i computer quantistici e la crittografia quantistica e rappresenta un concetto fondamentale ed estremamente affascinante della meccanica quantistica.
Dal punto di vista epistemologico, l’entanglement, rappresenta una difficoltà nell’interpretazione della teoria quantistica, in quanto è incompatibile con il principio fisico, apparentemente ovvio, della località, per il quale il passaggio di informazione tra diversi elementi di un sistema può avvenire soltanto tramite interazioni causali successive e dirette. Per comprendere queste parole è bene delineare le proprietà dell'entanglement quantistico, che si possono intuire attraverso un “semplicistico” esempio formale: se due particelle vengono fatte interagire all'interno di uno stesso insieme, per un certo periodo di tempo, e successivamente separate quando si sollecita un dato valore di una delle due, in modo da modificarne lo stato, istantaneamente si manifesta sulla seconda particella una analoga sollecitazione, senza alcun limite di distanza spaziale rispetto alla prima particella. In pratica è possibile ottenere due particelle con la medesima caratteristica precedentemente sollecitata, in modo che entrambe siano descritte da uno stato quantico globalmente definito, pur mantenendo le caratteristiche proprie della “sovrapposizione quantistica” relativa alle singole particelle.
Questo astratto e allo stesso tempo concreto principio della meccanica quantistica, fu la causa che portò Albert Einstein, Boris Podolsky e Nathan Rosen a formulare il celebre "paradosso EPR" nel 1935, che trattava, per l’appunto, la violazione dei principi basilari della fisica. In risposta a questo postulato, il collega fisico Bohm, suggerì che lo stato delle due particelle diventasse semplicemente "reale" allo stesso tempo, affermando il principio di realtà ed escludendo quello di località, e portando Einstein a definire questa idea come un' “azione spettrale”, sostenendo in più occasioni che "Dio non gioca a dadi".
Ciononostante la meccanica quantistica si è dimostrata in grado di produrre corrette previsioni sperimentali, e le correlazioni associate al fenomeno dell'entanglement quantistico sono state effettivamente osservate da esperimenti appositamente studiati.
FONTE: sciencealert
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