Dei ricercatori hanno portato un colibrì a 3000 metri, ecco i risultati

Dei ricercatori hanno portato un colibrì a 3000 metri, ecco i risultati
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Il cambiamento climatico con il conseguente aumento di temperatura, costringe svariati animali a rifugiarsi in luoghi più freschi. Nel caso degli uccelli questo si traduce nel raggiungere quote sempre più elevate. A quanto pare però, non tutti sono a proprio agio.

Come riportato in una recente ricerca pubblicata sul "Journal of Experimental Biology", il Colibrì di Anna riesce a vivere tranquillamente sino a 2.600 metri sopra il livello del mare. Come afferma l'ecologo Austin Spence dell'Università della California, nel corso degli anni questi uccelli hanno raggiunto luoghi impensabili.

Un tempo presenti quasi esclusivamente nel Sud della California, oggi se ne trova traccia molto a Nord di Vancouver in Canada. Tali spostamenti, sono dovuti essenzialmente all'innalzamento delle temperature globali (e non sono gli unici a risentirne). Con alcuni colleghi ha quindi deciso di verificare l'altezza ideale per tale specie.

Dopo aver individuato 26 colibrì, gli studiosi li hanno messi in una voliera portandoli prima a 1.200 metri, e poi a 3.800 metri di altezza, monitorando costantemente i loro parametri durante il volo. I risultati parlano chiaro.

Le prestazioni in volo risultavano in media del 37% inferiori quando portati ad altezze più elevate. Ciò indica che salendo di quota, a causa della scarsità di ossigeno e della bassa pressione dell'aria, i colibrì faticano molto di più a muovere le ali per rimanere in volo. Nonostante tali risultati, sono necessarie ulteriori ricerche per verificare se con il trascorrere del tempo, possano abituarsi al differente clima migliorando le loro prestazioni.

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