Cosa c'entrano gli hacker con una carenza di formaggio spalmabile negli USA?

Cosa c'entrano gli hacker con una carenza di formaggio spalmabile negli USA?
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"Hacker" e "carenza di formaggio spalmabile negli USA" potrebbero essere due argomenti separati e che apparentemente non c'entrano nulla l'uno con l'altro, ma in realtà proprio recentemente questi "cyber criminali" hanno preso di mira uno dei più grandi produttori di questo alimento, causando una mancanza dell'alimento sugli scaffali.

Secondo quanto riporta Bloomberg, infatti, l'azienda Schreiber Foods è rimasta inattiva per pochi giorni durante il periodo di ottobre a causa di un attacco hacker, ma abbastanza a lungo da mandare all'aria la catena di approvvigionamento dei suoi alimenti. Potrebbe non sembrare, ma questo è un grave danno economico per l'azienda, soprattutto in un periodo dell'anno in cui gli americani mangiano in quantità industriale la crema di formaggio.

Così come segnalano le fonti, durante il periodo dell'attacco cibernetico gli hacker potrebbero aver chiesto a Schreiber Foods circa 2,5 milioni di dollari in cambio dell'accesso ai loro sistemi. Il formaggio spalmabile, infatti, è particolarmente vulnerabile ai problemi della catena di approvvigionamento perché non può restare nel magazzino, ma deve essere venduto e servito fresco.

Questo non è il primo attacco hacker a colpire un grande fornitore di cibo. Durante la fine di settembre è stato lanciato un attacco ransomware alla "NEW Cooperative farmer’s organization" da 6 milioni di dollari, mentre a giugno gli hacker hanno chiesto l'equivalente di 11 milioni di dollari alla società brasiliana JBS USA, il più grande fornitore di carne al mondo. Non solo: gli hacker hanno anche attaccato la Panasonic e hanno diffuso ransomware nelle pagine di Google.