Cosa sono questi oggetti stranissimi a bordo del rover Perseverance?

Cosa sono questi oggetti stranissimi a bordo del rover Perseverance?
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Il rover Perseverance è già da un po' in volo verso Marte e si prevede che atterri sulla superficie del pianeta rosso il 18 febbraio 2021. Oltre ad un carico inestimabile di strumentazione scientifica, il rover porta con sé anche degli oggetti "misteriosi".

Perseverance è partito con successo da Cape Canaveral il 30 luglio 2020, dando il via ufficiale alla missione Mars 2020, che ha come obiettivo principale lo studio e l'analisi del pianeta rosso al fine di scoprire possibili tracce di vita, passate o presenti. Vi abbiamo dato un'idea di quanto sia enorme il veicolo e di certo immaginerete quanto il suo funzionamento sia utile per gli scopi scientifici prefissati dagli ingegneri del JPL.

In questo articolo abbiamo analizzato approfonditamente l'equipaggiamento di Perseverance, ma forse non avete mai sentito parlare di questi oggetti insoliti che il rover porta con sé. Trovate le foto in calce alla news e adesso vi spiegheremo cosa rappresentano:

Il primo è un insolito disco di metallo d'orato, su cui sono raffigurati dei simboli "terrestri" (la doppia elica del DNA, dei cianobatteri, due figure umane, ecc.) seguiti da alcuni cerchi colorati e in scala di grigi. Il loro funzionamento è molto semplice e chi è appassionato di fotografia potrebbe aver già intuito di cosa di tratta: è un metodo già rodato qui sulla Terra che serve ad "insegnare" al sensore fotografico la vera sfumatura dei colori. Le macchine fotografiche hanno bisogno di alcuni colori di riferimento per capire cosa è davvero rosso, cosa blu, cosa verde e cosi via. Soprattutto su un pianeta alieno, su cui la luce si rifrange in maniera diversa e la sabbia può alterare i sensori, un "calibratore" di colore è quanto mai necessario. I simboli stilizzati sono semplicemente decorativi e celebrativi.

Il secondo oggetto è molto più curioso e presenta due righe diverse in cui sono contenuti particolari campioni: si tratta della placca di calibrazione dello strumento SHERLOC (non solo un acronimo, ma anche un omaggio al famoso investigatore Sherlock Holmes), deputata all'analisi con tanto di lente di ingrandimento dei campioni che il rover raccoglierà su Marte. La placca è equipaggiata con alcuni tessuti delle tute spaziali umane, in modo da poter analizzare l'interazione tra i materiali marziani e le tute degli astronauti. Nella parte superiore ci sono alcuni materiali di riferimento come un diffusore al quarzo, una fetta di meteorite marziano e persino "un labirinto" per testare l'intensità del laser dello strumento.

Nella penultima foto invece abbiamo qualcosa di puramente "commemorativo", e che probabilmente alcuni di noi riconosceranno: siamo noi! Sì, avete letto bene: su quella placca nera e opaca con la raffigurazione stilizzata del nostro Sole che congiunge Terra e Marte, ci sono tre chip su cui sono stampati i 10.932.295 nomi di coloro che hanno partecipato al progetto "Send Your Name to Mars". Piccola curiosità: notate la frase "Explore as one"? Probabilmente no: è codificata in stile Morse nei raggi solari.

Per finire, gli ingegneri del JPL non hanno dimenticato che anno terribile è stato il 2020, e hanno deciso di inviare con il rover una placca commemorativa che celebri gli incredibili sforzi fatta dalla Medicina mondiale contro la pandemia da coronavirus. L'immagine è composta da un'immagine del pianeta Terra sostenuta dal Bastone di Asclepio, l'antico simbolo greco che simboleggia la guarigione e la medicina.

La missione del rover di Mars 2020 è fondamentale perché aprirà la strada all'esplorazione umana del pianeta rosso e sarà la prima missione in assoluto a raccogliere e conservare campioni di roccia marziana.

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