A cosa servono quei bottoni sui jeans? La risposta potrebbe stupirvi

A cosa servono quei bottoni sui jeans? La risposta potrebbe stupirvi
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Vi sarà senz'altro capitato di chiedervi quale sia lo scopo dei bottoni che possiamo trovare sui pantaloni jeans, spesso alle estremità delle tasche. La risposta arriva direttamente dalla Levi Strauss & Co., che ci offre una spiegazione sui quei misteriosi bottoni, chiamati ufficialmente rivetti.

Proprio come la minuscola tasca dei jeans che emerge dalla tasca frontale più grande, questi rivetti (in originale "rivets") fanno parte di una serie di accessori poco intuitivi che all'apparenza potrebbero sembrare superflui, ma che al momento del concepimento dei famosi pantaloni in denim, avevano uno scopo ben preciso.

Per capire l'origine dei bottoni infatti dobbiamo risalire a quando Levi Strauss e Jacob W. Davis ottennero per la prima volta un brevetto per il loro lavoro. Jacob Davis fu un sarto che, entrato in società con Strauss, venne incaricato di progettare un nuovo tipo di pantaloni più robusto e che non si strappasse facilmente in determinati punti. Fu allora che l'idea dei rivetti colpì Davies.

Egli aveva teorizzato che dei bottoni di metallo applicati in punti sensibili, come la cerniera e le tasche, avrebbero potuto rinforzare i jeans, evitando che questi si strappassero anche in seguito a movimenti intensi. Una volta realizzato, il design si rivelò un successo su tutta la linea: i jeans rinforzati andarono a ruba. Comprendendone il potenziale, Davis decise presto di brevettare l'idea insieme al socio Levi Strauss, dal quale aveva ricevuto il tessuto.

E fu così che nel 20 Maggio del 1873, sotto il numero di brevetto 139.121, nacquero i jeans di Levi Strauss e Jacob Davis, muniti degli ormai noti rivetti. Se ancora non siete convinti del potere di questi bottoni, forse vi interesserà sapere del paio di jeans venduti per 100.000 euro, risalenti a 165 anni fa.