Cosa succederebbe se tutti piantassero un albero all'anno per 20 anni?

Cosa succederebbe se tutti piantassero un albero all'anno per 20 anni?
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Sono molteplici gli sforzi che stanno attuando celebrità, influencer e imprenditori per far piantare nuovi alberi. Attualmente ci sono 8 miliardi di persone sulla Terra: se ognuno di loro piantasse un albero all'anno per 20 anni si potrebbero rallentare gli effetti del cambiamento climatico? In due decenni ci sarebbero 160 miliardi di alberi.

Il gas principale che causa il riscaldamento climatico è l'anidride carbonica. Quest'ultimo viene assorbito dalle piante, attraverso la fotosintesi, e viene utilizzata per la crescita del vegetale.

Ovviamente il valore assorbito cambia in base alla specie di pianta; un albero medio assorbe 22 chilogrammi di CO2 all'anno e, se se una persona piantasse 20 alberi all'anno, durante i due decenni avrebbe aiutato a far assorbire 450 chilogrammi di anidride carbonica (ovviamente considerando che tutti gli alberi sopravvivano, cosa improbabile).

Una persona media negli Stati Uniti produce ben 15,5 tonnellate di anidride carbonica all'anno. Ciò significa che se ogni persona negli USA piantasse un albero all'anno, compenserebbe solo ad assorbire il 3% circa di anidride carbonica. In Italia, invece, ogni cittadino produce una media di 5,5 tonnellate di anidride carbonica (ci sarebbe una compensazione del 8,8%).

Uno sforzo simile sicuramente aiuterebbe il pianeta, ma non è abbastanza. Ogni anno, ad esempio, vengono abbattuti 15 miliardi di alberi e fermare la deforestazione potrebbe essere un passo molto importante per limitare il cambiamento climatico. Questo non basta e gli esseri umani devono iniziare anche a ridurre rapidamente le loro emissioni annuali di anidride carbonica.

Individualmente si può fare molto: ad esempio riducendo il consumo di carne o dell'utilizzo della macchina (a favore di mezzi pubblici o mezzi green). Ovviamente e soprattutto anche i governi del mondo, le imprese e le grandi aziende devono fare la loro parte. Soltanto così possiamo ridurre il rischio (e limitare i danni) del cambiamento climatico.