Costruiti due mantelli dell'invisibilità per applicazioni esclusivamente idriche

Costruiti due mantelli dell'invisibilità per applicazioni esclusivamente idriche
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Negli ultimi anni, gli scienziati hanno creato mantelli dell'invisibilità basati su metamateriali: tali materiali piegano la luce in modo tale da nascondere un oggetto. Altri lavori hanno dimostrato che anche altri tipi di lunghezze d'onda possono essere mascherate, incluse luce a infrarossi, calore, suono e microonde.

È interessante notare che all'inizio di quest'anno, un team in Francia ha trovato prove che suggeriscono che antiche strutture romane siano state costruite con proprietà di occultamento simili, contribuendo a spiegare come questo le possa aver aiutate a sopravvivere a terremoti nel corso degli anni.

Studi simili, con applicazioni idriche, hanno avuto invece meno successo: la maggior parte si è affidata a pompe, che richiedono una fonte di alimentazione esterna e soffrono anche di problemi di viscosità. In questi due nuovi studi, i team hanno creato mantelli passivi che hanno possibili applicazioni nel mondo reale.

Nel primo studio, un team con membri della Seoul National University e della Dankook University ha creato un mantello racchiudendo un oggetto all'interno di un anello di 523 pilastri appositamente progettati: la disposizione dei pilastri ha deviato il flusso del fluido in entrata, con conseguente zero trascinamento sull'oggetto nascosto. Il gruppo ha mostrato il funzionamento del loro mantello in un serbatoio pieno d'acqua con un cilindro al centro: non era presente nessuna scia associata al cilindro.

Nel secondo studio, un team con membri dell'Università di Pechino e dell'Università di Xiamen aveva un obiettivo diverso: volevano ridurre l'altezza delle onde in un canale. Il loro mantello consisteva nell'installare piattaforme di ferro lunghe e sottili negli angoli sul fondo di una vasca. Le piattaforme sono state progettate in modo tale da orientare le onde attorno a un oggetto al centro di un serbatoio. I ricercatori suggeriscono che il loro mantello potrebbe essere usato per mitigare i danni alle navi causati dalle onde, per esempio in ​​porto. Hanno in programma di sperimentare successivamente con le loro piattaforme in un ambiente reale.