I criptici anelli di ghiaccio del lago Baikal sono ora meno misteriosi

I criptici anelli di ghiaccio del lago Baikal sono ora meno misteriosi
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Scoperto il mistero dietro la formazioni di enormi anelli di ghiaccio presso il lago Baikal, uno dei più estesi al mondo, che si trova in Russia.

Il lago Baikal si trova in Russia, per l’esattezza a nord della Mongolia, ed è uno dei laghi più antichi al mondo. Si stima, infatti, che il lago si sia formato 25-30 milioni di anni fa. Nel corso degli anni ha raggiunto una profondità superiore ai 1600 metri e accoglie un volume d’acqua impressionante, con più di 23 milioni di chilometri cubi di acqua dolce. Verso la fine degli anni sessanta è stato osservato, all’interno del ghiaccio del lago, un fenomeno particolare che è rimasto inspiegato fino ad oggi. In inverno, quando si forma il ghiaccio, è spesso possibile osservare la formazione di misteriosi anelli nel ghiaccio che sono talmente estesi da poter essere visibili anche dallo spazio.

Ed è così che un gruppo di scienziati ha studiato il problema ed i risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Limnology and Oceanography. La ricerca ha previsto l’accumulo di un sacco di dati presi da sensori posti all’interno del lago stesso e immagini satellitari. Analizzando questi dati gli scienziati hanno scoperto che sotto la superficie del lago vi sono dei vortici caldi che si muovono in senso anti orario e sono presenti anche nei mesi più freddi. Questi vortici sotto la superficie di ghiaccio sono più veloci via via che, da un punto centrale, si allargano verso l’esterno.

Dunque la velocità di queste correnti calde è minore al centro ma cresce via via che ci allontaniamo dal centro della corrente stessa. Il ghiaccio lambito dalla corrente che si trova più lontana dal centro, quindi più veloce, si scioglie mentre il ghiaccio sito al centro, dove l’acqua si muove lentamente, rimane congelato. E’ così che dove l’acqua è più veloce si formano gli anelli di ghiaccio che hanno reso così misterioso e affascinante questo lago. Il punto successivo ora è cercare di capire come si formino questi vortici e come si alimentino: altre ricerche sono quindi necessarie.