Criptovalute: la Bank of England spinge per una regolamentazione internazionale

Criptovalute: la Bank of England spinge per una regolamentazione internazionale
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Uno dei problemi con cui il mondo delle criptovalute si trova ad avere a che fare sono le richieste di regolamentazione degli Stati e delle loro Banche Centrali. Sempre più Paesi al mondo, infatti, stanno prendendo posizione contro le valute digitali: la Russia sta pensando di bloccare Bitcoin e le altre valute per gli investimenti, ad esempio.

Nel resto del mondo, la situazione non sembra migliore: mentre la Cina fa di tutto per bloccare le farm di criptovalute, arrivando a creare una task force per arrestare i miner di Bitcoin, l'India sembra intenzionata a procedere nel 2022 con una più stringente regolamentazione delle valute digitali. In Europa, invece, sono note le posizioni anti-mining della Svezia, che vede le farm di criptovalute come un problema ambientale ed energetico, mentre di recente anche il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi si è dichiarato scettico circa il mondo crypto.

All'ondata di scetticismo si è da poco aggiunta anche la Bank of England, che alcune settimane fa ha annunciato di essere al lavoro su una regolamentazione per le monete digitali nel Regno Unito. Tuttavia, secondo un report del Sunday Times, l'organo finanziario londinese avrebbe dei problemi non indifferenti nel reperire i dati su cui basare le proprie analisi.

Secondo il report, infatti, l'unico modo per reperire dati certi sulle criptovalute è farlo su scala globale, in modo da aggirare le enormi riserve sulla privacy ideate dalle banche che operano in moneta virtuale e dai portafogli decentralizzati: fare ciò, però, richiede ovviamente la collaborazione delle istituzioni internazionali come l'ONU, o quantomeno degli accordi multilaterali tra gli Stati per regolare le monete digitali.

In particolare, la Bank of England intende sottoporre la questione al G20 tramite il Financial Stability Board, un'organizzazione collaterale dello stesso G20 che si occupa di analizzare la stabilità dei sistemi economici globali e di consigliare ai decisori politici le azioni da prendere a riguardo.

La decisione della Bank of England di passare per il Financial Stability Board, tuttavia, potrebbe indurre altri Paesi nel mondo a considerare le criptovalute pericolose per la stabilità economica globale, generando un effetto a cascata su diversi Stati e creando un'ondata di proibizionismo nei prossimi mesi. In realtà, però, Sarah Breeden, il Direttore Esecutivo della Bank of England per la stabilità finanziaria e la gestione del rischio, ha fatto sapere di non considerare Bitcoin e le altre monete digitali una minaccia alla finanza globale: Breeden, al più, si è dichiarata preoccupata per la loro crescita non regolamentata da alcuna istituzione internazionale.