Criptovalute, duro colpo per la Russia: l'UE impone il blocco totale dei wallet

Criptovalute, duro colpo per la Russia: l'UE impone il blocco totale dei wallet
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Niente più criptovalute alla Russia: è questo il messaggio che l'UE ha deciso di dare con l'ottavo "round" di sanzioni contro Mosca, che comprende un divieto assoluto di fornitura di servizi come wallet crypto per il Paese. Forse, il ban nasce dalla constatazione che la Russia ha usato le criptovalute per arginare le sanzioni internazionali.

Un comunicato stampa della Commissione Europea rilasciato nelle scorse, a margine dell'annuncio di un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca, spiega infatti che "i divieti già esistenti sugli asset in criptovalute sono stati resi ancora più stringenti bloccando tutti i wallet di criptovalute, tutti gli account e tutti i servizi di custodia, a prescindere dall'ammontare del loro conto".

Il ban agisce al di sopra di una precedente limitazione, quest'ultima varata ad aprile, che permetteva ai provider di wallet di criptovalute di continuare ad operare in Russia a regime limitato, cioè impostando un tetto massimo di 10.000 Euro in token su ciascun portafoglio digitale. Sempre Bruxelles ha poi spiegato che le misure sono state prese come "risposta alla continua escalation e alla guerra illegale contro l'Ucraina", che negli ultimi giorni sembra essersi inasprita con delle minacce sempre meno velate di ricorso all'arma atomica da parte di Mosca.

Sempre nel settore dell'informatica, il ban europeo colpisce anche le società di consulenza nel settore IT, sommandosi alle precedenti sanzioni tech contro la Russia varate sia da Strasburgo che da Washington, nonché dai rispettivi partner strategici in campo informatico, come il Giappone e Taiwan. Tra i settori colpiti dall'ottavo round di sanzioni europee, comunque, troviamo anche servizi legali, di architettura e di ingegneria: tutti campi in cui, secondo le stime UE, "la Russia è fortemente dipendente dalle importazioni".