Criptovalute, miner si preparano a Ethereum 2.0: sempre più GPU e console usate in vendita

Criptovalute, miner si preparano a Ethereum 2.0: sempre più GPU e console usate in vendita
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La “fuga dalle criptovalute” che sta avvenendo in Cina con la vendita di GPU usate sta avendo un seguito dalla portata globale, ma per altri motivi. Se da una parte il Dragone incute paura con il divieto del mining, dall’altra è l’aggiornamento a Ethereum 2.0 e al proof-of-stake a convincere altri miner a gettarsi nel mercato dell’usato.

Come riportato anche da Wccftech, il passaggio da Ethereum a Ethereum 2.0 e dunque dal “proof-of-work” (metodo che richiede l’utilizzo di potenza di calcolo per risolvere problemi matematici e ottenere monete in cambio) al “proof-of-stake” (metodo che premia i miner con più token dando loro più token ancora) renderà più difficile estrarre Ethereum. Allo stesso tempo, però, questo cambiamento comporterà un consumo inferiore di energia e migliorie per la sicurezza complessiva della rete su cui si basa il mining.

Di conseguenza, i minatori si stanno muovendo per vendere schede video, computer portatili e console usate per l’estrazione di criptovalute sul mercato dell’usato a prezzi vantaggiosi rispetto alla situazione attuale del mercato di unità nuove di zecca. La situazione sembra dunque essere in fase di miglioramento per chi è a caccia di schede grafiche nuove, dato l’abbandono delle criptovalute da parte di molti miner in tutto il mondo. Se già ora le GPU sono ancor più accessibili, possiamo anche sperare in una normalizzazione della situazione nel corso dei prossimi mesi.

Mentre i principali miner stanno correndo ai ripari c’è, invece, chi ha deciso di usare una centrale idroelettrica per minare Bitcoin.