Criptovalute, Russia mira all'integrazione nell'economia nazionale

Criptovalute, Russia mira all'integrazione nell'economia nazionale
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Solo qualche giorno fa, trapelava la notizia dell'intenzione della Russia di vendere il gas per Bitcoin. Un risvolto pratico per agevolare i rapporti con i paesi considerati "amici" dopo l'ondata sanzionatoria che ha colpito l'economia di Mosca.

Tuttavia, potrebbe non essere finita qui. Infatti, il Primo Ministro russo Michail Mišustin, secondo quanto riportato dalla fonte, avrebbe affermato a un incontro con i membri del Partito Liberal-Democratico di avere l'intenzione di ristabilire l'economia del Paese anche passando per le criptovalute.

Uno scoglio, tuttavia superabile, sarebbe quello della regolazione. Mišustin ha affermato che "tali problemi possono essere risolti solo insieme alla Banca centrale per valutare i rischi che le criptovalute creano per la circolazione del denaro della Russia" il tutto rimarcando anche il ruolo fondamentale del mining e la necessità di ulteriori agevolazioni e regolamentazioni anche su questo fronte.

Nonostante la contrarietà della Banca Centrale, infatti, il mining potrebbe rappresentare una risorsa molto importante per l'economia del Paese, soprattutto in un periodo di forte eccedenza elettrica, come rimarcato anche dallo stesso Putin in un incontro con i funzionari del Governo.

In tutto questo, la Russia viene isolata ogni giorno di più dal sistema economico occidentale. L'ultima novità arriva da Apple Pay e Google Pay che hanno bloccato Mir, il circuito di pagamento nazionale russo.