La crisi energetica si abbatte anche sui provider di internet: l'allarme di Assoprovider

La crisi energetica si abbatte anche sui provider di internet: l'allarme di Assoprovider
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I pesanti rincari alle bollette che stanno mettendo in difficoltà milioni di famiglie italiane, si abbattono anche sui provider ed in generale sul settore delle telecomunicazioni. A lanciare l’allarme è Assoprovider, durante l’evento APPA22.

Dino Bortolotto, il presidente dell’associazione che mette insieme i provider indipendenti da Nord a Sud del paese, in occasione di un evento tenuto a Palermo ha spiegato che un operatore di prossimità che prima aveva un consumo energetico annuo di circa 4mila Kw/H, con costo di 0,10 Euro, pagava circa 400 Euro all’anno da ripartire su 10-20 clienti. Dopo i rincari, il costo è passato ad 1 Euro Kw/h, per un totale di 4mila Euro.

Secondo Bortolotto, con questi prezzi gli operatori di prossimità potrebbero letteralmente essere spazzati, in quanto non in grado di mantenere gli obblighi contrattuali presi prima della crisi scaturita dalla guerra in Ucraina. Per gli utenti le ripercussioni sarebbero disastrose, soprattutto nelle zone in cui il digital divide è ancora elevato e dove le attività di tali operatori è importante per il funzionamento di istituzioni, scuole ed economia.

Bortolotto a tal proposito ha avanzato una proposta e richiesta al nuovo Governo: “garantire che gli operatori di TLC siano esenti da da operazioni di razionamento e che il costo dell’energia erogata loro sia agevolato, come dovrebbe essere per tutte le tipologie di operatori”.