La crisi dei semiconduttori colpisce anche gli strumenti musicali: Yamaha in difficoltà

La crisi dei semiconduttori colpisce anche gli strumenti musicali: Yamaha in difficoltà
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Della crisi dei semiconduttori abbiamo a lungo parlato su queste pagine nel corso degli ultimi mesi, in relazione alla mancanza di console e prodotti per il gaming. Tuttavia, Yamaha ha spiegato che ad essere colpito è stato anche il settore musicale.

L’azienda giapponese ha infatti svelato di essere stata vittima dello shortage, ed è stata messa in difficoltà la catena di produzione di strumenti acustici, elettronici, ma anche cuffie, mixer audio ed i sistemi di altoparlanti per le auto.

Il presidente dell’azienda, Takuya Nakata, parlando con CNBC ha affermato che il settore degli strumenti musicali è stato in grado di sostituire il silicio in alcuni prodotti, ma alcune tecnologie meno sofisticate sono state difficili da trovare. A ciò si è aggiunto anche un incendio che ha interessato il fornitore Ashani Kasei Microdevices nel 2020, che ha impattato ulteriormente la catena di approvvigionamento.

Ci sono stati circa 35 miliardi di yen (253 milioni di dollari) di perdite di opportunità nell’anno fiscale precedente. Penso che potremmo perdere circa 30 miliardi di yen anche quest’anno”, ha affermato Nakata. “Si stima che la carenza di forniture di prodotti continui a causa delle difficoltà nell’approvvigionamento di semiconduttori, come gli LSI dei generatori di suoni e le interruzioni nella logistica, che continueranno anche nel prossimo anno fiscale” ha affermato lo stesso presidente nella relazione trimestrale relativa al Q1 2022.

Secondo le ultime indiscrezioni, però, i prezzi dei chip sono destinati ad aumentare, nonostante lo shortage sia in fase di risoluzione.