È mai crollato per davvero un radiotelescopio? La vicenda dell'Osservatorio Green Bank

È mai crollato per davvero un radiotelescopio? La vicenda dell'Osservatorio Green Bank
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Non è passata di certo in secondo piano la notizia che il radiotelescopio di Arecibo è stato dismesso e chiuso per sempre a causa della grave condizione di usura e scarsa manutenzione in cui versava la struttura. Il pericolo più grande è che possa crollare da un momento all'altro.

Come ci insegna il passato, infatti, i radiotelescopi sono strutture enormi e molto pesanti, che possono incorrere - qualche volta - anche in crolli improvvisi e inaspettati. È quello che è accaduto al "Green Bank Radiotelescope" (GBT), situato nella Virginia occidentale degli Stati Uniti d'America.

Fu costruito nel 1961 con una parabola di circa 90 metri di diametro, diventando il più grande radiotelescopio al mondo di tipo "orientabile". Servì alla scienza e alla radioastronomia per oltre vent'anni fin quando - senza nessun preavviso - una sera l'intera struttura venne giù, collassando su se stessa.

Era il 15 novembre 1988 quando l'allora direttore dell'osservatorio George Seielstad ricevette una chiamata a dir poco singolare: "You have a telescope down" gli dissero. Tecnicamente poteva significare tanto "avete un telescopio fuori uso" (facendo pensare ad un guasto elettrico o roba simile), quanto "avete un telescopio a terra"... Letteralmente. Seilestad ovviamente pensò solo alla prima ipotesi, non avendo motivo di dubitare di un vero e proprio crollo.

Quando raggiunse il sito del GBT però, quello che trovo fu a dir poco agghiacciante: l'intera intelaiatura di metallo che sorreggeva la grande parabola orientabile era stata schiacciata dal peso dello strumento, distruggendo anche parte della sala comandi sottostante.

"Era un disastro. Era un relitto contorto. Pensai subito che non c'era speranza di recuperarlo... era finito per sempre". Non ci fu nessun ferito per fortuna, e le indagini partirono immediatamente per scoprire cosa fosse successo. Dopo diverso tempo gli ingegneri incaricati di ispezionare il relitto trovarono che una giuntura era parecchio usurata e che, causa intemperie e continua corrosione, i sostegni avevano retto fino a quando il carico non è era diventato poi insostenibile.

Una vicenda comunque che ci ricorda molto ciò che sta accadendo all'osservatorio portoricano di Arecibo, praticamente "evacuato" e in attesa di essere smantellato per sempre. La NSF (National Science Foundation) non vuole mettere a rischio vite umane per tentare di riparare una struttura che versa in gravi condizioni. Oltretutto, il "National Astronomy and Ionosphere Center" è colossale, con una parabola fissa di 305 metri di diametro.

Per fortuna il Green Bank, grazie al sostegno economico di diversi investitori, fu ricostruito e oggi sorge un suo gemello proprio nello stesso posto, continuando ad essere il radiotelescopio orientabile più grande al mondo.

È mai crollato per davvero un radiotelescopio? La vicenda dell'Osservatorio Green Bank