
Momento cruciale per gli Emirati Arabi: domani la sonda Hope entrerà nell'orbita di Marte
Febbraio 2021 verrà ricordato senza alcun dubbio per essere il mese delle "missioni marziane": ben tre sonde, di tre paesi diversi, stanno per raggiungere il Pianeta Rosso e la più vicina e prossima al traguardo è la sonda emiratina "Hope", che domani eseguirà una manovra cruciale.
È senza alcun dubbio un momento storico per gli UAE (United Arab Emirates) e per la UAESA, l'agenzia spaziale degli Emirati Arabi Uniti, in quanto mai prima d'ora un loro veicolo esplorativo spaziale era arrivato così lontano e così vicino al traguardo. Dopo aver già programmato una missione verso la Luna, gli UAE ora sono prossimi a "conquistare" Marte, e lo faranno con la sonda Emirates Mars Mission, ribattezzata "Hope".
Dopo essere partita il 19 luglio 2020 dal Centro spaziale di Tanegashima (in Giappone), e dopo aver sfruttato il passaggio concesso dal lanciatore medio giapponese H-IIA, la missione emiratina ha viaggiato per circa 7 mesi nello spazio, con lo scopo di incontrare Marte nei primi mesi del 2021 per poterne poi studiare la composizione atmosferica e mettere al servizio di qualunque ricerca scientifica e spaziale i dati raccolti.
Come si evince, i tempi son stati rispettati perfettamente, e l'avvicinamento finale della missione è previsto stesso per domani 9 febbraio alle 16:40. Sarà il momento più critico dell'intera operazione, in quanto c'è una buona dose di rischio che il veicolo possa mancare la traiettoria ottimale (o persino schiantarsi sul pianeta).
Sarah Al Amiri - ingegnere aerospaziale emiratina e presidente del Consiglio degli scienziati degli Emirati Arabi Uniti - ha rilasciato diverse dichiarazioni sulla manovra prevista per domani, non nascondendo una certa apprensione, mista ad uno stato di forte eccitazione: "Ci sono ben sette anni di lavoro che hanno coinvolto un team di individui straordinari provenienti da diversi continenti... e tutti basano il proprio destino sull'inserimento corretto nell'orbita di Marte, che non è una manovra facile. Mi sento come se fossi scomodamente a mio agio: preoccupata e non preoccupata".
Sebbene le preoccupazioni dell'equipe siano fondate, i dati e lo stato della sonda sono comunque promettenti, e le probabilità di riuscita sono favorevoli: i propulsori son stati testati molte volte e son state effettuate decine e decine di simulazioni, e ogni membro è perfettamente conscio di cosa lo attenderà domani. L'importante, come stesso Al Amiri ha ribadito, sarà iniziare la manovra di decelerazione (che dura circa 27 minuti) in tempo.
Facciamo i nostri migliori auguri alla UAESA, e attendiamo con grande trepidazione gli esiti della giornata di domani: se tutto dovesse andare come previsto, gli Emirati Arabi Uniti potrebbero diventare la quinta nazione ad aver raggiunto Marte con successo.
FONTE: SpaceNews
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