Datagate disastroso per Facebook: bruciati 80 miliardi di Dollari

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Lo scandalo Datagate ha avuto un peso importantissimo non solo sull'economia di Facebook, ma anche sulla sua immagine in quanto ha posto il social network in una posizione scomodissima nei confronti degli utenti, molti dei quali hanno addirittura scelto di cancellarsi dal social network.

Come riportato dalla CNN, però, anche il titolo in borsa ne ha risentito dello scandalo.

La compagnia, infatti, dal 16 Marzo ad ieri ha bruciato la bellezza di 80 miliardi di Dollari, con le azioni che sono crollate del 5 per cento nella giornata di ieri a seguito dei rapporti che hanno annunciato le intenzioni di Mark Zuckerberg di presentarsi come testimone al Congresso per discutere sullo scandalo che ha interessato i dati della compagnia.

La crisi ha avuto inizio lo scorso 16 Marzo, dopo che Facebook aveva annunciato le proprie intenzioni di sospendere la società di analisi Cambridge Analytica per aver raccolto i dati da oltre 50 milioni di utenti Facebook, e dopo che la compagnia era stata legata alla campagna presidenziale di Donald Trump.

Da allora, le azioni Facebook sono crollate del 18 per cento, bruciando di quasi 80 miliardi di Dollari il valore di mercato del gigante dei social network. Il patrimonio netto di Mark Zuckerberg, inoltre, è calato di circa 14 miliardi di Dollari, attestandosi sui 61 miliardi di Dollari.

Come riferisce la CNN, è stato tutto il settore tecnologico ad aver registrato il contraccolpo: il Nasdaq è in calo del 6 per cento, per la precisione.

Anche altri titoli sono in calo: Youtube, Google e Twitter sono in picchiata. Alphabet (la holding che controlla il motore di ricerca) ha perso il 7 per cento dal 16 Marzo, mentre Twitter ha addirittura lasciato il 20 per cento. Gli investitori lasciano trapelare pessimismo in vista di possibili leggi più severe.