DAZN, tensione in Serie A: la Lega chiede spiegazioni e garanzie dopo i disservizi

DAZN, tensione in Serie A: la Lega chiede spiegazioni e garanzie dopo i disservizi
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A quanto pare, i problemi di DAZN della giornata di ieri hanno seminato il panico tra i club di Serie A, in particolare tra quelli che hanno votato sempre contro alla proposta della piattaforma di streaming durante la gara di assegnazione dei diritti televisivi del prossimo triennio.

Secondo quanto riferito da il Corriere della Sera oggi in edicola, il fronte dei pro-Sky sarebbe pronto a chiedere spiegazioni alla piattaforma di streaming circa il vero e proprio blackout europeo che ieri ha impedito a milioni di spettatori di seguire le partite delle proprie squadre del cuore.

In Italia, come abbiamo avuto modo di raccontare ampiamente su queste pagine, è stato impossibile seguire Inter - Cagliari e Verona - Lazio e le rassicurazioni giunte in serata da DAZN, che ha promesso rimborsi ai clienti, non sono servite a placare gli animi. Attraverso i social network, infatti, sono tante le persone che si chiedono che tipo di servizio possa offrire nei prossimi tre anni, quando trasmetterà tutte le 380 partite, un numero molto più elevato rispetto a quello attuale.

Non è escluso che DAZN possa tenere delle indagini interne per fare definitivamente lumi sulla questione, ma a quanto pare dietro il blackout ci sarebbe il crollo di un datacenter a Francoforte ed una serie di errori nel backup. Nella giornata di domani è attesa l'assemblea di Lega di Serie A, dove appunto i club chiederanno delucidazioni ma probabilmente anche rassicurazioni.

Sulla questione è tornata oggi anche Repubblica. Il quotidiano infatti riferisce che già nella giornata di ieri la Lega Serie A avrebbe chiesto spiegazioni e rassicurazioni in ottica futura.

Il quotidiano racconta però che i club contrari già in passato avevano chiesto a DAZN di prendere in considerazione un "piano b" in caso di malfunzionamenti, ma alla fine nel contratto finale non è stato inserito nulla e l'emittente si è impegnata all'acquisizione delle frequenze sul digitale terrestre. Il contratto non prevede inoltre alcuna penale automatica, come avvenuto per Sky, ma non è esclusa la risoluzione in caso di altri disservizi.