Deepfake, parla il capo della Polizia Postale: "Urgente regolamentazione"

Deepfake, parla il capo della Polizia Postale: 'Urgente regolamentazione'
di

Il fenomeno dei deepfake è finito anche sul tavolo della Polizia Postale. Nunzia Ciardi, direttrice del nucleo della Polizia di Stato, è intervenuta a Roma in occasione della conferenza "La minaccia del deepfake" per lanciare l'allarme ai cittadini nei confronti di un fenomeno che negli ultimi tempi ha assunto contorni sempre più preoccupanti.

Secondo la Ciardi, la tecnica che si basa sull'utilizzo dell'IA per sostituire il volto di una persona a quello di un'altra "può essere usata per tanti scopi criminali gravissimi, nel mondo politico ma anche finanziario". Lampanti sono gli esempi dei filmati generati dell'IA che hanno come protagonisti Mark Zuckerberg e Matteo Renzi, con quest'ultimo che è addirittura finito in prima serata su Canale 5.

La responsabile della Polizia Postale ha osservato come "le aziende negli ultimi anni sono preda di truffe informatiche sempre più sofisticate ed in alcuni casi milionarie, portate avanti usando il social engineering, ad esempio con mail che sembrano inviate dall'amministratore delegato dell'impresa. Il deepfake potrebbe consentire di simulare una videoconferenza con il CEO".

Non di poco conto i rischi legati al porno. Il capo della PolPol ha osservato che i pericoli non sono da sottovalutare: "siamo abituati a chattare con persone a cui attribuiamo l'immagine che vediamo in una foto, rischiando di incappare, ad esempio, in una truffa sentimentale. Attribuiamo credibilità alle immagini che vediamo, mala tecnologia riesce ingannare i nostri sensi, e il deepfake è un'evoluzione che rende ancora più deflagrante questo impatto".

Ecco perchè in tale contesto "va reso sufficientemente sicuro l'ecosistema digitale, e ciò spetta alle istituzioni, alle grandi aziende e alle forze come la PolPost, ma è necessario che anche il singolo cittadino sia culturalmente attrezzato e preparato".