I Democratici USA contro Apple, Amazon, Google e Facebook: "hanno troppo potere"

I Democratici USA contro Apple, Amazon, Google e Facebook: 'hanno troppo potere'
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Il Partito Democratico degli USA ha presentato al Congresso un documento di 449 pagine al termine di un’indagine durata 16 mesi sul ruolo delle società tech nell’economia americana. Dopo le testimonianze dei CEO, i Democratici si dicono convinti che le Big 4 godono di un potere monopolistico.

Secondo il documento, Apple, Amazon, Google e Facebook dovrebbero sottostare a regole antitrust molto più severe, in quanto “hanno ridotto la scelta dei consumatori, eroso l’innovazione e l’imprenditorialità dell’economia negli Stati Uniti, indebolito la libertà di stampa e minato la privacy degli americani”.

I documenti citano vari esempi, tra cui il caso di Apple che “fa leva sul controllo di iOS e dell’App Store per creare ed imporre barriere alla concorrenza e discriminare ed escludere i rivali, preferendo le proprie offerte. Apple usa anche il suo potere per sfruttare gli sviluppatori di app attraverso l’appropriazione indebita di informazioni sensibili in modo competitivo e per addebitare agli sviluppatori di app prezzi sopra la concorrenza”. La questione è al centro di uno scontro tra Apple ed Epic Games.

Il rapporto suggerisce anche al Congresso di rafforzare le leggi antitrust e richiedere alle società tech di rendere le loro piattaforme compatibili con i servizi dei loro concorrenti.

La totalità delle prove prodotte durante questa indagine dimostra la pressante necessità di un’azione legislativa e di riforma. Queste aziende hanno troppo potere e tale potere deve essere frenato e soggetto a supervisione” si legge nel documento, che propone anche la divisione dei giri d’affari più importanti in società singole e più piccole, di cui aveva parlato anche Elizabeth Warren.

I Repubblicani però hanno risposto picche e si sono detti contrari a quest’ultima proposta in quanto convinti che non sia la scelta giusta per risolvere il problema.

Immediate sono arrivate le risposte delle società. Google nello specifico non si è detta d’accordo con molti dei risultati, mentre sul tema della portabilità dei dati non si è opposta.

Apple invece ha non si è detta “assolutamente d’accordo con le conclusioni di questo rapporto dello staff” ed ha affermato che l’azienda non ha una quota di mercato dominante in alcuna categoria in cui opera.