Il diario nazista che svelerebbe il luogo di un tesoro da milioni di dollari

Il diario nazista che svelerebbe il luogo di un tesoro da milioni di dollari
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Il diario appartenuto a Waffen Schutzstaffell, un ufficiale delle S.S., descrive in maniera dettagliata il piano del gerarca Heinrich Himmmler: nascondere le ricchezze dei deportati (oro, gioielli, opere d'arte, artefatti) in 11 siti diversi. Fra questi emergerebbe un pozzo abbandonato nel Hochberg Palace della Polonia sud-occidentale.

Secondo il canale di informazioni polacco, The First News (TFN), i soldati nazisti avrebbero nascosto a 60 metri di profondità l'oro della Reichsbank (la banca centrale del Reich tedesco) con sede nella città di Breslavia.

Il diario sarebbe stato tenuto segreto a Quedlinburg da una loggia massonica, che aveva ospitato in passato celebri sostenitori del Terzo Reich (un altro ennesimo dettaglio della guerra tenuto nascosto per anni) Tuttavia, nel 2019 la società segreta avrebbe deciso di concedere il diario ad una associazione polacca, la Silesian Bridge, come scusa per i danni arrecati al paese durante la Seconda Guerra Mondiale.

Roman Furmaniak, un membro di questa congregazione, proverebbe che, insieme al diario e alla mappa del tesoro, sarebbero stati trasmessi dei documenti che spiegherebbero il perché il pozzo non possieda più un'apertura: gli ufficiali nazisti avrebbero fatto detonare le pareti per nascondere non solo il tesoro, ma anche i corpi di chi aveva visto troppo.

La veridicità del diario non è stata comprovata dal Ministero della Cultura e del Patrimonio nazionale. Tuttavia, la Bassa Slesia, dove si troverebbe il tesoro, era una zona abbastanza nota, anche durante la Seconda Guerra Mondiale. I soldati tedeschi, secondo precisi ordini della Reichskulturkammer (La Camera della Cultura del Reich) guidata da Goebbels, erano soliti nascondere lì tutte le ricchezze degli ebrei deportati nei campi di concentramento.

Solo alla fine della guerra, gli Stati Uniti delegarono il direttore del Museo d'Arte della zona, Günther Grundmann, per rintracciare tutte quelle opere di inestimabile valore che erano state nascoste dal Terzo Reich.

Vennero identificati 80 siti, tra cui l'Hochberg Palace. Tuttavia, non si è certi di quello che potrebbe esserci o meno per due motivi:

  • Molti soldati tedeschi, pochi giorni prima della morte del Führer e della completa invasione da parte delle truppe alleate, hanno ricevuto l'ordine di eliminare un gran numero di testimonianze dei loro crimini
  • Le truppe russe in marcia verso il territorio tedesco potrebbero aver rintracciato alcuni di questi luoghi e averli depredati.

Infatti, ancora oggi, non si sa che fine fecero le 63,000 opere d'arte rubate ai soli ebrei polacchi e i loro immensi tesori personali.

Nonostante le critiche mosse contro il governo polacco per l'incapacità mostrata negli ultimi anni di portare avanti delle ricerche specializzate che possano restituire correttamente le opere alle famiglie dei legittimi proprietari o alle collezioni nazionali dei musei, i proprietari dell'Hochberg Palace hanno assicurato una futura restaurazione del palazzo e hanno espresso la loro volontà di finanziare una ricerca per confermare o meno l'esistenza di questo tesoro all'interno del loro pozzo.