I dibattiti di Putney: l'evento nella storia della democrazia che tendiamo a dimenticare

I dibattiti di Putney: l'evento nella storia della democrazia che tendiamo a dimenticare
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Tra l'Ottobre e il Novembre del 1647, in Inghilterra, ebbero luogo i più importanti, e allo stesso tempo i più ignorati, dibattiti nella storia della democrazia inglese - e non solo. Stiamo parlando dei "Putney debates", o "dibattiti di Putney".

Oliver Cromwell (1599-1658) era figlio della sorella di Thomas Cromwell, l'uomo fidato di Enrico VIII che collaborò col sovrano per fare in modo che quest'ultimo si separasse da Caterina d'Aragona. Il nipote, invece, durante la guerra civile inglese (parte della guerra dei tre regni), scoppiata nel 1642, divenne inizialmente leader della causa dei "Parlamentaristi", cioè coloro che volevano destituire la figura del sovrano e fondare una prima Repubblica inglese.

Quando avvenne la detronizzazione ed esecuzione del re, Carlo I, Cromwell fondò il Commonwealth of England, inizialmente una debole struttura repubblicana che sopravvisse dal 1649 al 1653 e che poi si trasformò in Protectorate, una forma di governo dittatoriale guidata prima da Cromwell stesso e poi dal figlio Riccardo.

Prima che Carlo I venisse condannato a morte, durante gli ultimi anni della guerra civile inglese, il leader dei parlamentaristi accolse in una serie di incontri sia le alte figure dell'Esercito di Nuovo Modello, un organo militare nato per sostenere la causa parlamentarista, sia i semplici soldati.

Basandosi sul Patto del popolo, cioè una serie di manifesti programmatici pubblicati proprio a partire dal 1647, i radicali, o "Livellatori" (gran parte dei soldati, non dei gerarchi militari) sostennero la necessità di fondare un Parlamento che rappresentasse il popolo. Quello che stavano proponendo, al tempo, era rivoluzionario e inconcepibile: creare uno Stato basato sul suffragio universale maschile.

Come affermò Thomas Rainsborough, uno dei maggiori esponenti della fazione dei Livellatori:"Io penso veramente che l'essere più povero che vi sia in Inghilterra ha una vita da vivere quanto il più grande [...] e ritengo che l'uomo più povero in Inghilterra non sia affatto tenuto a rigore a obbedire a quel governo che egli non ha avuto voce nel creare".

Ovviamente, l'egualitarismo politico valeva solo per gli uomini liberi. Donne e schiavi, che ancora erano più che presenti in tutte le isole britanniche, vennero esclusi completamente dai dibattiti di Putney e in quelli che si seguirono.

Ovviamente, non mancarono le critiche. Henry Ireton, generale nell'Esercito di Nuovo modello, e tanti altri gerarchi militari (compreso Cromwell) si opposero alle proposte dei Livellatori. Posero sul tavolo dell'opposizione il concetto di "proprietà privata": per preservare il diritto di proprietà era necessario lasciare il diritto di voto solo a coloro che "detengono tutte le terre" e a i membri delle corporazioni "che hanno nelle loro mani tutto il commercio".

Secondo lo storico marxista Christopher Hill (1912-2003), la guerra civile e le idee che furono proposte possono essere considerate come elementi di una vera e propria rivoluzione inglese, simile a quella statunitense o francese. Nonostante le forti critiche mosse a questa visione degli eventi, è innegabile che le questioni innalzate dai Livellatori furono la base per scardinare il principio di monarchia fondata sul diritto divino e avviare un dialogo, in alcuni momenti della storia dell'antico regime anche molto acceso, sull'eguaglianza politica del suddito.

Nonostante l'importanza dei dibattiti di Putney, nel 2007 i lettori del The Guardian hanno eletto questo evento come uno dei più trascurati della storia radicale inglese e, nonostante il grande contributo portato alla società e politica democratica europea, ancora oggi è difficile trovarlo nei manuali tradizionali di storia.