E se vi dicessimo che le cornacchie sanno usare la statistica inferenziale?

E se vi dicessimo che le cornacchie sanno usare la statistica inferenziale?
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Orami sappiamo perfettamente che i corvi fanno i funerali. Ma chi di voi avrebbe mai detto che le cornacchie sono in grado di "padroneggiare" la statistica inferenziale? Scopriamo insieme un bizzarro ma affascinante studio pubblicato su Current Biology.

Tanto per cominciare appare necessario sottolineare (semplificando al massimo il concetto) come l'inferenza statistica sia quel peculiare ambito statistico in cui l'esperienza precedente in una qualunque scelta influenzi la possibilità di fare nuovamente quella scelta. Si tratta ovviamente di decisioni probabilistiche, attraverso cui è possibile generalizzare ad un'intera popolazione un "concetto specifico" osservato in un campione.

In particolare, due cornacchie sono state addestrate all'Università di Tubinga in Germania, a beccare letteralmente le immagini che apparivano su un display touchscreen al fine di guadagnare così una ricompensa. Ma non solo.

Successivamente gli esemplari sono stati anche addestrati ad associare nove immagini diverse con probabilità di ricompensa diverse tra loro dal 10% al 90%.

"Introduciamo il concetto di probabilità, in modo tale che non ogni ‘beccata’ su un'immagine si tradurrà in una ricompensa", ha affermato la dott.ssa Melissa Johnston, principale autrice dello studio. Le prove sono state effettuate dopo dieci giorni di addestramento e i risultati parlano chiaro.

Le due cornacchie erano perfettamente in grado di selezionare l'immagine correlata alla maggiore probabilità di ottenere una ricompensa. Inoltre, come se non bastasse ricordavano anche quali immagini fossero associate a una ricompensa più alta e vantaggiosa. Entrambi hanno scelto la ricompensa più alta nel 76% dei casi totali.

A quanto pare le giraffe brave con la statistica non sono più sole. Considerando anche i risultati ottenuti, chissà quanti altri animali potrebbero essere (o diventare) ottimi matematici.