
Ecco le differenze cerebrali nelle persone con la depressione
Tessuti cerebrali prelevati da individui morti per suicidio, hanno collegato per la prima volta la depressione cronica a un netto calo del numero di tipi specifici di cellule nervose. La ricerca non dimostra la causa del declino, ma sembra aver trovato un nuovo tipo di "indagine" per diagnosi precoci e trattamenti per la depressione.
In particolare, gli esperti si sono concentrati su delle cellule chiamate astrociti. Tali tessuti ausiliari svolgono un ruolo importante nel trasportare i nutrienti, nel mantenere in equilibrio le molecole cariche e nel curare i traumi al cervello e al midollo spinale.
Capire come queste diverse funzioni degli astrociti possano essere collegate ai sintomi della depressione richiede di indagare le loro strutture e la biochimica, che non è la cosa più semplice da fare all'interno di un cervello vivente. I ricercatori hanno fatto dei progressi in passato, trovando una proteina comune a un certo numero di cellule nei mammiferi chiamata proteina fibrillare acida della glia (o GFAP), quest'ultima non è espressa in quantità elevate dagli astrociti nel cervello di una persona depressa.
Anche la vimentina è un bersaglio che gli esperti stanno osservando, comunemente usata per dare struttura a certe cellule. I risultati costituiscono solo un piccolo pezzo del puzzle dietro questa condizione. Gli esperti sono lontani, ma stanno comunque avanzando verso una soluzione; quindi un giorno diventerà sicuramente chiara.
"La notizia promettente è che, a differenza dei neuroni, il cervello umano adulto produce continuamente molti nuovi astrociti", afferma Naguib Mechawar, autore senior e psichiatra della McGill University. "Trovare modi che rafforzano queste funzioni cerebrali naturali possono migliorare i sintomi negli individui depressi".
La depressione, secondo un altro studio, può anche essere misurata dalla dilatazione della pupilla; mentre la condizione è stata collegata a un cervello più grande.
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