Diffondere deep fake è diventato ufficialmente illegale in Cina

Diffondere deep fake è diventato ufficialmente illegale in Cina
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Si torna a parlare di Deepfake, i video contraffatti grazie all'intelligenza artificiale — e quindi in grado di rubare il volto o la voce di un VIP in modo molto verosimile. Il fenomeno è scoppiato grazie ai porno, ma fin da subito ci si è interrogati su un loro possibile utilizzo per creare disinformazione e diffamare politici e funzionari.

Secondo parte dell'opinione pubblica, in futuro i deepfake potrebbero costituire un grave pericolo per la sicurezza nazionale. Già oggi un convincente software in grado di imitare la voce di una persona è stato usato per truffare un'azienda per parecchie centinaia di migliaia di dollari.

In California è già passata una legge che vuole vietarne la diffusione durante le campagne elettorali (anche se non si applicherà nel 2020, ma entrerà in vigore successivamente). In Italia ha fatto clamore uno sketch di Striscia la notizia a danno di Renzi: era stato usato un deepfake, ma la trasmissione non aveva reso chiaro che si trattasse di un video contraffatto, con una scelta di dubbiosissimo gusto. Intervenne anche la Polizia postale.

Così non stupisce che anche un Paese come la Cina sia intervenuto in tempi relativamente rapidi con una legge ad hoc.

Le condivisione e creazione di video e audio deepfake non adeguatamente segnalati è ora un reato. La legge parta di post creati usando tecnologie "AI o VR". La legge entra in vigore il 1 gennaio 2020. Sarà la Cyberspace Amministration of China ad assicurarne l'efficacia.