Digitale terrestre, proposto il rinvio dello switch off al DVB-T2: "mancano milioni di TV"

Digitale terrestre, proposto il rinvio dello switch off al DVB-T2: 'mancano milioni di TV'
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Maurizio Giunco, presidente della Associazione TV Locali di Confindustria Radio TV, interpellato dai colleghi di NewsLinet, ha affermato che l'Agcom dovrebbe prendere in considerazione l'idea di prorogare lo switch off al DVB-T2.

Secondo Giunco, "la proroga dello switch off "non è solo doverosa, ma già nei fatti". Nello specifico, il presidente dell'associazione di Confindustria ha spiegato che "una semplice proroga a gennaio 2022" non servirebbe a nulla, in quanto è necessario che non vi sia alcun periodo transitorio tra le due tecnologie. Giunco spiega che deve essere necessario un passaggio in DVB-T2 HEVC o altro codec "in tutta la nazione" in contemporanea. Il calendario attuale prevede infatti un passaggio in varie aree individuate dal MISE.

"Personalmente ritengo che si debba iniziare a lavorare, per prevedere lo switch-off a fine 2022" ha continuato Giunco, secondo cui "senza HEVC il 75% degli attuali FSMA rimarrebbero senza DTT? Fatto certo. Agcom non ha mai parlato di una fase transitoria con l’utilizzo dell’MPEG-4 ha realizzato un piano sul DVBT-2 che consente il trasporto di 15 programmi in HD o di circa 40 in SD" ha continuato il presidente, che pone l'accento anche su un altro aspetto: attualmente non vi sono in tutte le case italiane dei televisori in grado di ricevere tale formato, ecco perchè "una frase transitoria in MPEG-4 oltre a non risolvere il problema metterebbe a grave rischio lo stesso piano di Agcom".

Attualmente, infatti, nelle prime case mancano ancora 30 milioni di televisori compatibili con il DVB-T2: "i televisori complessivi installati nella prima casa degli italiani sono 43.300.000 di questi solo il 30%, quindi circa 13.000.000, sono pronti per il T2" ha spiegato Giunco, secondo cui anche a causa del lockdown l'obiettivo è praticamente irrealizzabile.