Quali erano i diritti delle donne Spartane? Facciamo chiarezza

Quali erano i diritti delle donne Spartane? Facciamo chiarezza
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Ieri abbiamo discusso in maniera generale dei diritti delle donne nell'antica Grecia, sottolineando quanto queste fossero di fatto sottoposte alla tutela dell'uomo. Proviamo ora invece a fare chiarezza sulla particolare condizione delle donne spartane.

Esse erano in generale più libere e, a differenze di quelle ateniesi, ricoprivano spesso e volentieri il ruolo del capo-famiglia visto che gli uomini erano frequentemente impegnati in guerre ed addestramenti. Le donne spartane, o per lo meno quelle appartenenti all'aristocrazia erano ben istruite, e potevano studiare tra l'altro musica, canto, danza e poesia. Fatto quasi più unico che raro, potevano ereditare beni, e questo talvolta rendeva le donne più ricche degli uomini visto che, potevano ottenere l'eredità dei mariti morti in guerra. Potevano addirittura, in alcuni casi particolare, chiedere il divorzio.

Fin dalla tenera età erano sottoposte ai medesimi allenamenti degli uomini, e ciò le rendeva più belle, e anche in grado di procreare figli più sani e più forti secondo l'ideale dell'atletismo spartano. Le donne potevano partecipare ai banchetti con i mariti, uscire e passeggiare tranquillamente per la polis. Avevano anche una certa libertà sessuale, che permetteva loro di avere rapporti sessuali (sia con altri uomini che con altri donne) ben prima del matrimonio, che non veniva contratto fino ai 18 anni. Insomma, paradossalmente nella culla della democrazia, le donne avevano meno libertà rispetto alla città guerriera di Sparta.