Diritti TV Serie A, per Mediapro l'accordo tra Sky e Mediaset "cambia il mercato"
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La questione relativa ai diritti tv della Serie A per il triennio 2018-2021 ancora non si è chiusa, nonostante la pubblicazione del bando da parte di Mediapro. Di recente Reuters ha intervistato Jaume Roures, il socio fondatore della compagnia catalana, secondo cui l'asse Sky-Mediaset è destinato a cambiare il mercato.
“L’accordo tra Mediaset e Sky cambia completamente il mercato. Non è un problema per Mediapro. Se la concorrenza svanisce è un problema per il mercato e potrebbe diventarlo per il calcio in Italia” ha affermato il manager ai microfoni di Reuters, che l'ha intervistato, a cui ha dichiarato che la sua compagnia presenterà la prima fideiussione da 1,2 miliardi di Euro nei tempi previsti dal bando, il che permetterà alla compagnia di proseguire con la trattativa privata da intavolare con i broadcaster fino a metà giugno.
Il nodo da sciogliere, soprattutto con Sky, infatti, è legato ai contenuti. Mediapro punterebbe a vendere un pacchetto all-in-one, che però non trova i pareri positivi dell'emittente di Murdoch che vorrebbe maggiore libertà.
Roures ha anche spiegato il ritardo accumulato con la pubblicazione del bando. Ritardo da imputare al nuovo assetto delle pay tv in Italia, che è stato scosso dall'accordo stilato tra il Biscione e Sky.
Reuters, citando alcune fonti vicine alla vicenda, sostiene che alla luce di questo accordo Mediaset rinuncerà ad acquistare le partite della Serie A, una notizia prontamente smentita dal colosso milanese che si è detto ancora fortemente interessato al massimo campionato calcistico del nostro paese, soprattutto dopo aver perso l'asta per l'acquisto dei diritti di Champions League ed Europa League, andati propri a Sky.
“Vediamo quello che succede, ma se la piattaforma di Mediaset smette di giocare un ruolo attivo sul mercato, logicamente il gioco è cambiato” è il commento di Roures, il quale ha anche annunciato che la sua compagnia nel corso dei prossimi giorni chiederà di essere ascoltato all'Antitrust.
Sull'assegnazione, quindi, si profila un lungo braccio di ferro. Mediapro, a tal proposito, ha comunque rivelato che continuerà a spingere per creare un canale della Lega. “Continueremo a spingere per la soluzione del canale. Pensiamo che, vista la situazione, la Lega e i club saranno più recettivi e ci ascolteranno, anche se al momento escludono tale opzione. Riguardo l’asta, è vero che il 21 di aprile sarà il termine per presentare le offerte, ma poi avremo un periodo di 60 giorni in cui potremo condurre trattative private con gli operatori” ha affermato Roures. La questione non è destinata a rientrare nelle prossime settimane. “Abbiamo tempo fino alla metà di giugno e poi ci sono due mesi di tempo per convincere la Lega a creare il canale. Il calendario non è molto agevole ma noi in due mesi possiamo allestirlo tranquillamente, non dico che sia semplice, ma è una parte del nostro lavoro” ha concluso.
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