Diritti TV Serie A, Sky fa ricorso all'Antitrust per l'accordo DAZN-TIM - Aggiornata

Diritti TV Serie A, Sky fa ricorso all'Antitrust per l'accordo DAZN-TIM
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Nuovo capitolo nell'ormai infinita gara d'assegnazione dei diritti televisivi della Serie A. Sky, infatti ha da poco annunciato di aver fatto ricorso all'Antitrust per l'accordo di esclusiva siglato tra TIM e DAZN per la trasmissione del nostro campionato.

"Sky si è rivolta all'Antitrust per essere sicura che milioni di consumatori e appassionati di calcio possano continuare a sottoscrivere la serie A attraverso una pluralità di fornitori di broadband e guardarla sulla piattaforma che preferiscono – satellite, DTT o OTT – esattamente come oggi" si legge in una nota.

Secondo Sky, "TIM, il retailer dominante nella banda larga, ha stipulato un accordo illegittimo di esclusiva con DAZN. Questo accordo preclude all’OTT la possibilità di distribuire il campionato di Serie A attraverso altri operatori, favorendo così TIM e rafforzando la sua posizione dominante nel mercato della banda larga. In un momento cruciale di passaggio per l’Italia dalla banda standard alla banda ultra larga, questo accordo di esclusiva non deve ledere la concorrenza".

Sulla base di tali premesse, "Sky invita l'Antitrust ad agire con urgenza per garantire che il campionato di Serie A possa essere fruito da tutti i consumatori in condizioni che favoriscono la concorrenza e la libera scelta".

La decisione arriva a pochi giorni di distanza dall'annuncio delle offerte DAZN tramite TIMVision e dall'entrata in vigore del nuovo listino DAZN, che sarà attivo dal prossimo 1 Luglio.

A stretto giro di orologio è arrivata anche la dichiarazione di WindTre, che ha voluto porre l'accento sulla plurità tecnologica per il calcio in TV. In una nota, l'operatore telefonico fa sapere che "ritiene che tutti gli appassionati di questo sport abbiano il diritto di scegliere la modalità di fruizione delle partite a loro più gradita. Pertanto, le autorità nazionali dovrebbero garantire al pubblico l’esercizio di questo diritto attraverso l’affermazione della pluralità tecnologica dell’offerta, che si tratti di banda ultralarga in fibra, satellite o digitale terrestre".

Aggiornamento ore 19:13 22/06/2021: è arrivato il commento di TIM.